Raccolta differenziata a Napoli: La Storia Infinita
In effetti si incontrano sempre dei problemi nella fase di avvio ma, rispetto a Roma o Bari ad esempio, la collaborazione dei residenti è, a mio giudizio, molto più elevata.
In nessuna Città in Italia si è partiti in contemporanea con il porta a porta in tutta la Città ma si è sempre iniziato da lotti di circa 10-20.000 abitanti. Anche a Napoli si è quindi programmato di completare la distribuzione delle attrezzature e la rimozione di tutti i cassonetti entro quattro settimane dall'avvio (una settimana per ogni zona avendo suddiviso Colli Aminei in 4 sottozone) per poter avviare il servizio entro fine luglio. Anche Gallico mi ha ribadito che non intendeva assolutamente trarre un giudizio definitivo dall'intervista al volo di due-tre persone in zone non ancora attivate.
Certamente nemmeno a chi, quando i primi dati sul 75 % di RD verranno confermati, potrà avere a disposizione degli elementi che potrebbero rimettere in discussione la necessità di 4 inceneritori in Campania.
Considerando poi che abbiamo progettato ed avviato il tutto in meno di due mesi (normalmente ci vogliono 7-9 mesi come accaduto a Salerno e Roma e due-tre mesi solo per l'ordine dei contenitori) senza poter contare su un opera di preventiva analisi di dettaglio delle utenze (quelle non domestiche tra l'altro sono state molto restie a fornire indicazioni su quanti rifiuti producono) e che i primi dati di % di RD sono di gran lunga superiori alle più ottimistiche aspettive è più che normale che si debba operare una verifica ed una ritaratura delle volumetrie fin dalle prime settimane.
Nella forum del meetup viene poi affermato che il modo in cui abbiamo progettato il servizio di raccolta dell'umido non va bene perché la raccolta dell'umido viene "sospesa la domenica ed il lunedi, obbligando le persone a tenere in casa, o nell'androne dei palazzi, i rifiuti organici per 3 giorni di fila". Vorrei solo ricordarti che in tutto il nord italia la raccolta dell'umido è bisettimanale e quindi tra un passaggio ed il successivo si devono attendere ben 4 giorni ma tutto procede da anni senza problemi. Nel quartiere Colli Aminei di Napoli (così come nelle zone già servite dal pap a Roma, a Salerno e in tutti i centri della Campania che hanno già introdotto la raccolta dell'umido) si è scelto di adottare una frequenza trisettimanale per le utenze domestiche e 6/7 per le utenze non domestiche perché la presenza di umido nei rifiuti è superiore a quella rilevata in media nel nord Italia ed il clima è più caldo.
Inoltre, avendo suddiviso il quartiere in due lotti con frequenze alternate, dal lunedì al sabato viene comunque raccolto l'umido e quindi, in situazione dove fosse necessario per scarsa presenza di spazi o altro, è stato già previsto di raddoppiare la frequenza di raccolta anche per le utenze domestiche.
Francamente io penso che sia un opera meritoria e fondamentale mettere in evidenza le eventuali carenze del servizio ma allo stesso tempo bisognerebbe cercare di tranquillizzare chi, non sapendo ancora come funzionerà il servizio, all'inizio è spesso molto speventato ma a distanza di pochi mesi (come vedrai dal comunicato allegato che riguarda Roma ) non vorrebbe più tornare indietro. A Roma, ad esempio, il coordinamento delle associazioni ambientaliste (che pure continuava a criticare i vertici dell'AMA per i bassi livelli di RD a Roma) ha organizzato una festa nella piazza principale del primo quartiere (Colli Aniene) dove abbiamo supportato tecnicamente l'avvio del porta a porta per premiare gli operatori dell'AMA di Roma che stavano svolgendo con entusiasmo il loro lavoro. Pensare che tutte le persone che lavorano per ASIA siano dei nemici o che vi siano sempre complotti dietro ad ogni piccolo errore è, a mio giudizio, profondamente sbagliato e rischia di fare da sponda a chi vorrebbe dimostrare che è meglio incenerire tutto.
Il problema non è se vi siano al momento delle situazioni da migliorare ma se ASIA si impegnerà o meno per risolvere al più presto queste situazioni.
Sono infatti convinto che grazie alla grande disponibilità dei cittadini della zona ed all'entusiasmo degli addetti di ASIA che operano in zona, Colli Aminei diventerà il trampolino di lancio per estendere rapidamente il porta a porta al resto della Città con le modalità più appropriate ad ogni singolo contesto. Qualcuno ha infine proposto delle varianti (ad es. la raccolta a sacchi per alcune frazioni) che abbiamo utilizzato anche noi in alcuni quartieri di Roma (ad es. Massimina) ma che sono improponibili in contesti con condomini con scale composte anche da 25-30 famiglie (pensate al cumulo di sacchi di rifiuti indifferenziati che in questi casi invade il marciapiede) e che funzionano solo in contesti con case da 1-2 piani dove il controllo reciproco dei concittadini supplisce alla necessità di far multe a raffica per convincere tutti i cittadini a rispettare fin da subito i giorni e gli orari di conferimento prescelti. Anche a Napoli, come in tutte le Città che hanno già adottato il porta a porta, bisognerà quindi diversificare il modello di raccolta in base alle esigenze specifiche di ogni singolo zona (a volte persino di ogni singolo condominio) e questo non è certo un percorso facile ma è l'unico che, a mio giudizio, permetterà di superare la fase degli interventi estenporanei che alimentano ulteriormente la logica dell'emergenza. Sempre a patto che i mass-media non si occupino soltanto delle querelle sul dove costruire gli inceneritori ma comincino a sollecitare tutti i decisori politici a realizzare rapidamente gli impianti di compostaggio di qualità di cui ha un enorme bisogno tutta la Campania.
Spero quindi di incontrarti presto a Colli Aminei per valutare serenamente la situazione ed eventuali correttivi
Attilio Tornavacca