Gli ispettori di Ganapini ai Colli Aminei: differenziata flop

Iervolino replica: «L'assessore regionale si impegni ad essere più costruttivo»
11 luglio 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
«Vadano a vedere quello che di buono sta accadendo ai Colli Aminei», aveva detto martedì l'assessore alla Nettezza Urbana del Comune di Napoli, Gennaro Mola, rispondendo polemicamente alle critiche espresse dall'assessore regionale all'Ambiente, Walter Ganapini, nei confronti del piano di raccolta differenziata che il Comune promuove sperimentalmente.
Un progetto che prevede la distribuzione di 4 contenitori per i diversi tipi di rifiuto, in ogni condominio, e la raccolta porta a porta, ovvero palazzo per palazzo. L'assessore regionale aveva contestato pubblicamente il fatto che il porta a porta fosse limitato solo ad un campione molto ristretto della popolazione napoletana, in questa fase, nonostante l'emergenza. Ieri, di buon mattino, due dei collaboratori di Ganapini — Bruno Orrico e Fortunato Gallico — hanno preso in parola Mola e si sono fatti un giro in zona. Ne sono tornati con molte perplessità. Racconta Gallico, che nel 2002 preparò un progetto sulla differenziata per Asia, mai attuato: «Abbiamo percorso via degli Astronauti, via Alinardi e via dei Colli Aminei, visitando due parchi, uno dei quali si chiama Arcadia. Ebbene, in tutte le vie ci sono ancora cassonetti e campane pieni zeppi di materiale, con buste ancora a terra. Solo ora stanno consegnando i contenitori del porta a porta. Il titolare di un negozio di ortofrutta mi ha detto che nessuno è passato, fino ad ora, a raccogliere l'organico che lui ha depositato diligentemente nel suo bidoncino. La raccolta dovrebbe avvenire tre volte a settimana ». Incalza: «Spero di essere stato particolarmente sfortunato nell'imbattermi in situazioni sfavorevoli. Temo, invece, che si sia ancora in una fase embrionale e confusa. Insomma, il piano parte in ritardo e non si capisce perché solo su un campione tanto limitato. Ormai la raccolta differenziata si sa bene come farla, c'è poco da sperimentare o da inventarsi».
Il sindaco Iervolino risponde alle critiche di Ganapini e dei suoi collaboratori: «Rispetto l'assessore, che appartiene alla tradizione dossettiana. Ritengo però che, se giudicasse di meno e cercasse di conoscere di più le cose, farebbe qualcosa di costruttivo».

 

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