Napoli

Taverna del Re riapre per 5 giorni

Il sito riattivato da De Gennaro per lo "stoccaggio provvisorio di ecoballe in attesa del nuovo deposito"
29 febbraio 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Come nel gioco dell'oca, nell'emergenza rifiuti campana si torna sempre a Taverna del Re. Ieri il commissario Gianni De Gennaro ha infatti firmato l'ordinanza che riapre la discarica di ecoballe a Giugliano, chiusa a fine dicembre dal suo predecessore Alessandro Pansa, dopo innumerevoli rinvii e tante proteste. “È solo per cinque giorni”, fanno sapere i collaboratori del prefetto. E aggiungono “La riapertura di Taverna del Re consente di stoccare provvisoriamente le ecoballe in uscita dai tritovagliatori, in attesa che siano ultimati i lavori per il deposito che stiamo realizzando a Marigliano. Occorreranno appunto altri 5 giorni”.
L’ordinanza di de Gennaro, però, suscita estrema preoccupazione tra i cittadini di Giugliano, mentre il sindaco Francesco Tagliatatela annuncia che l’amministrazione ricorrerà al tribunale per opporsi alla riapertura del sito.
Proteste anche a Napoli. Ieri mattina il comitato “Salute e Ambiente Napoli-Est” ha tenuto una mostra-presidio sotto il Commissariato per l’emergenza in via Medina., contro la destinazione a discarica dell’ex Manifattura Tabacchi a Granturco. Dopo il presidio c’è stato l’incontro con il capo du gabinetto di De Gennaro, il quale ha ribadito che una rinuncia definitiva al sito non è ancora maturata.
Riaperta Taverna del Re, il commissario ai rifiuti prosegue nella ricerca di depositi provvisori di ecoballe. Ad Eboli, località Coda di volpe, è imminente la requisizione per 60 giorni di un’area destinata allo stoccaggio provvisorio dei cubi di immondizia. Sono partiti intanto ieri altri treni carichi di rifiuti per la Germania, mentre un’agenzia annuncia trattative tra il Commissariato e una società ginevrina finalizzate all’invio oltre frontiera dell’immondizia campana. La novità è ripresa oggi dal quotidiano La Tribune de Geneve, secondo il quale 181.000 tonnellate di immondizia prodotta in italia (prevalentemente nella nostra regione) saranno incenerite nei prossimi 4 anni dal termovalorizzatore Chevenies, gestito dalla “Sig”. De Gennaro, però, smentisce: “Non ci sono mai stati contatti tra il Commissariato all’emergenza rifiuti in Campania e aziende svizzere”.

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