Vomero, librerie in crisi. I francesi: Megastore verso la chiusura
Chiudono i piccoli negozi, chiudono i negozi storici, chiudono i megastore. La grande crisi soffoca il commercio in tutte le sue diverse articolazioni. Il Vomero dopo aver perso solo qualche giorno fa la storica libreria Guida di via Mediani, salotto culturale da più di quarantanni (scaduto il contratto di locazione, non si è trovato un accordo per il rinnovo) rischia ora seriamente di perdere un altro un altro punto di riferimento del quartiere collinare il mega-store "Fnac" di Via Luca Giordano che pur se nato solo nel 2003 si è in breve conquistato uno spazio ben definito in città. Il colosso francese nei giorni scorsi ha già annunciato un piano di rientro economico che prevede tagli per 80 milioni di euro. A rischio, tra le tante sedi sparse per l'Europa, ci sarebbe anche quella napoletana (65 dipendenti) la cui chiusura potrebbe concretizzarsi entro la fine dell'anno finanziario (secondo voci sarebbe già in corso una trattativa con Mediaworld per la cessione del locali e per il riassorbimento del personale).
Senza esito l'incontro tenutosi a Roma dei delegati sindacali dei lavoratori di Fnac Italia coi vertici nazionali della multinazionale francese. Nessun reale novità per il futuro. Gli esponenti di Fnac Italia si sono limitati a ribadire il blocco delle assunzioni e il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato. Nulla in merito alle ipotesi di cessione. Per Luana Di Tuoro, Fil-cams Campania un incontro decisamente interlocutorio e non soddisfacente "resta tutto molto nebuloso, i nostri interrogativi non hanno avuto risposte". Ma i sindacati non demordono, sono intenzionati a chiedere, attraverso le rappresentanze nazionali, un nuovo incontro, stavolta con i vertici di Fnac Mondo, per avere risposte concrete. "Lo stato di agitazione proclamato dalle segreterie nazionali che vede coinvolto il punto vendita Fnac di Napoli — dichiara Rino Strazzullo, segretario generale Uiltucs - è legato al fatto che non arrivano notizie chiare, notizie certe dall'azienda francese. Per ora siamo soltanto a voci e ad una dichiarazione di ridimensionamenti. Attueremo azioni di lotta più decisa quando avremo il reale polso della situazione..."
Vomero in crisi Negli ultimi anni sono stati molti i negozi che hanno chiuso. Il saldo negativo occupazionale è di 72 dipendenti e 16 punti vendita chiusi. Secondo Enzo Perrotta, presidente del centro commerciale Vomero Arenella (1867 associati) e componente di giunta dell'Unione Industriali, "La situazione del tessuto commerciale del Vomero si fa sempre più preoccupante. Noi stiamo denunciando questo stato di cose da almeno tre anni. Il nostro comparto rappresenta il 100 per cento dell'occupazione e della economia territoriale. L'estinzione degli esercizi di vicinato è un danno grave per tutta la città. E le cose peggiorano sempre più. Purtroppo altre realtà importanti sono a rischio e, tra marzo e maggio di quest'anno, vedremo nuove chiusure. Ci chiediamo cosa stiano facendo le istituzioni". Dello stesso avviso il presidente del Comitato dei Valori collinari Gennaro Capodanno. "Manca totalmente a livello nazionale ma, soprattutto, a livello locale una politica di supporto per le attività del terziario commerciale. Noi come comitato abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione (anche su Facebook) nei confronti del Comune per interrompere questa lunga catena di chiusure di esercizi commerciali che rappresentano il cuore dell'economia cittadina"