IL PARCO ASSOCIAZIONI CHIEDONO PROROGA DELL'ESERCIZIO PROVVISORIO FINO AL 2012

Zoo, mobilitazione contro la chiusura

13 novembre 2011 - Maria Durante
Fonte: Giornale di Napoli

In un clima di grande apprensione, all'ingresso dello Zoo di viale Kennedy, associazioni, rappresentanti dei cittadini, sindacati e animalisti si sono dati appuntamento alla manifestazione pubblica promossa da "Assemblea popolare" (organismo informale collettivo per la difesa del territorio) per protestare contro la chiusura dell'area e avanzare nuove proposte ai rappresentanti delle istituzioni locali. La scadenza della proroga stabilita dal Tribunale per la gestione di Edenlandia, Zoo e area dell'ex cinodromo, in seguito al fallimento della società Park and Lei-sure, è ormai vicina. La data è fissata al 21 novembre e apre la strada a scenari tutt'altro che incoraggianti per la sorte dei 300 animali e dei 70 lavoratori del complesso. «Dal momento che ci troviamo di fronte a deficit di bilancio, noi cercheremo, come Comune di Napoli, nuovi investitori internazionali in grado di apportare una gestione più solida senza stravolgere l'area» ha commentato l'assessore allo Sviluppo Marco Esposito. «Nel frattempo invitiamo i cittadini a frequentare le strutture per continuare a sostenere i lavoratori» ha poi aggiunto. Di diverso avviso l'Assise cittadina per Bagnoli, il comitato di liberi cittadini per la salvaguardia del territorio della X Municipalità, che nel corso dell'assemblea al Palaeden, che ha seguito la manifestazione, ha sottolineato la necessità di una proroga dell'esercizio provvisorio fino al 31 ottobre 2012, in modo da avere a disposizione un ampio arco temporale per poter discutere sul da farsi attivando forme partecipative dal basso e scongiurare la privatizzazione. Per il comitato, inoltre, è assolutamente necessaria la costituzione di un fondo di dotazione pubblica da parte delle istituzioni per assicurare sostentamenti agli animali e salari ai lavoratori, oltre all'azzeramento dei fitti relativi alle concessioni dei suoli. «Le istituzioni ci hanno abbandonato» ha dichiarato il responsabile Ugl di settore Enzo Pavia, anch'egli presente all'assemblea. «Intanto, per gli oltre 100 lavoratori si parla di cassa integrazione ma gli animali non vanno in cassa integrazione e ve ne sono quasi 300 che necessitano di cibo e cure». Concorde anche Massimo Taglialatela, segretario generale Uil, che nel corso del dibattito, ha sottolineato che «fino ad oggi, nessun'ente locale, tra Comune, Regione e Provincia, ha preso impegni concreti sulle iniziative» e Francesco Falco, segretario territoriale di Napoli secondo cui «lo zoo è un pezzo di storia della città, la sua scomparsa sarebbe un vero e proprio declino sociale che andrebbe ad aggiungersi al declino economico che sta travolgendo Napoli, la Campania e il suo apparato produttivo». Favorevoli alla proroga dell'esercizio provvisorio anche il Vincenzo Perretti, della Facoltà di Veterinaria dell'Università Federico II di Napoli secondo il quale bisogna chiudere lo Zoo significherebbe mettere a repentaglio la vita dei 300 animali presenti nella struttura. L'unico parere discordante sulle tematiche promosse dalla manifestazione è quello mosso dalla Lay, lega anti vivisezione, di Napoli secondo la quale «Gli zoo appartengono ad una cultura superata che vede gli animali oggetti da esporre e non esseri senzienti» ed è doveroso da parte del Comune la definitiva chiusura.

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