Rione Sanità, diciottomila libri abbandonati nel sottoscala
Chilometri di scotch e plastica avvolgono 18mila volumi (tra cui 400 preziose ottocentine) accatastati in scatoloni in un ambiente umido, dove tutto è ricoperto dalla polvere. È qui, in uno scantinato dell'istituto comprensivo «Lombardi-Montale» alle Fontanelle, che sono custoditi i libri della storica biblioteca comunale «Andrea Angiulli» (risale al 1930) dei quartieri Stella-San Carlo. Sono qui da quattro anni, in attesa che il Comune trovi loro una degna sistemazione, com'era stato stabilito dopo il trasloco dalla scuola «Angiulli» al Rione Sanità. In origine, infatti, i locali della biblioteca erano ospitati dal plesso di piazza Mario Pagano. Una situazione che costringeva gli utenti della struttura ad usufruire del servizio pubblico esclusivamente negli orari d'apertura della scuola. È per questo che l'amministrazione comunale decise il trasferimento in una sede più idonea. Così avvenne nel 2006, quando gli spazi furono restituiti alla «Angiulli». Ma il destino dei 18mila libri della biblioteca fu ben diverso. In via provvisoria i volumi furono trasportati in un deposito della «Lombardi-Montale», in attesa di un'altra destinazione scelta nell'elenco degli immobili di Palazzo San Giacomo. Invece, dopo quattro anni, i libri giacciono nel seminterrato di una scuola alle Fontanelle in mezzo a rifiuti, vecchie suppellettili, scatoloni e cassette. Qui tutto è simbolo di degrado e incuria. I volumi, tra cui spicca una «Rivoluzione napoletana del 1799» di Cuoco, sono sì custoditi in cartoni, oltre che avvolti e sigillati dalla plastica, ma circondati da sedie messe l'una sull'altra e corrose dalla ruggine, sacchetti di immondizia e vecchi scatoloni col logo del ministero dell'Istruzione, contenitori di monitor per pc e finanche un estintore. In un'altra ala appoggiati alle pareti scaffali e ante dove dovrebbero essere sistemati i libri una volta trovata la sede della biblioteca. Una speranza che sembra ancora lontana dal realizzarsi, secondo Francesco Ruotolo, del circolo territoriale del Prc: «Sono passati quattro anni da quando sono state liberate le stanze della “Angiulli” dai volumi della biblioteca, ma il Comune non ha ancora trovato una sistemazione per circa ventimila libri che un tempo erano fruibili dai residenti di un quartiere a rischio». L'alternativa avrebbe dovuto essere, in prima istanza, un locale a pianterreno dell'istituto Froebeliano in via Stella. Ipotesi a quanto pare sfumata per un vincolo della Soprintendenza. Ma fanno ben sperare le parole di Diego Guida, assessore comunale alle Biblioteche civiche: «È dal gennaio 2009 che seguo la vicenda di questa come di altre biblioteche comunali. La soluzione potrebbe essere l'utilizzo di locali a piano terra degli Educandati femminili ai Miracoli. Il problema è reperire i fondi, perciò abbiamo pensato ad un'operazione simile a quella adottata per la Dorso di Secondigliano, chiedendo cioè finanziamenti al ministero degli Interni. Non dimentichiamo però – fa sapere Guida – che quest'anno abbiamo ottenuto risultati importanti: 200mila euro per l'acquisto di libri per le nostre biblioteche; l'apertura della prima biblioteca per ragazzi a San Giovanni; la riapertura di una vecchia biblioteca a Soccavo. In cantiere abbiamo, inoltre, un progetto (che partirà a settembre) di 50mila euro per la rivitalizzazione delle dieci biblioteche cittadine».