"Compostaggio a Sardone già vecchio"

19 giugno 2010
Fonte: Il Mattino Salerno

Scontro sul compostaggio di Sardone tra l’assessore regionale Romano e il consigliere Barbirotti. «La Provincia vuole realizzare un impianto di compostaggio a Sardone utilizzando le vecchie attrezzature del 2001 del Commissariato: vi spiego perché è un inutile spreco di danaro pubblico», dice Barbirotti. «In merito alle recenti affermazioni dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano rispetto ad un’ipotesi di conversione del sito di trasferenza di Sardone ad impianto di compostaggio, utilizzando l’obsoleta tecnologia delle bio-celle denuncio l’ennesimo spreco di denaro pubblico», dice Barbirotti.
«Se la Provincia di Salerno vuole un impianto di compostaggio a Sardone dovrebbe innanzitutto cambiare direzione e non creare ulteriori danni all’ambiente». L’area di trasferenza di Sardone - secondo la ricostruzione di Barbirotti - fu realizzata in base ad un accordo tra i comuni di Battipaglia e Eboli, con l’allora commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti. Si individuò quel sito (vicino ai collegamenti autostradali e lontano dai centri abitati) in quanto era la soluzione migliore per evitare il transito continuo dei camion che trasportavano rifiuti da tutti e 158 i comuni della provincia di Salerno. Infatti, una volta giunti a Sardone, i rifiuti venivano trasferiti sui bilici, degli autoarticolati capaci di trasportare ben 30 tonnellate anziché 2, diminuendo di fatto l’impatto ambientale, il traffico e i problemi relativi ai cattivi odori. Nel 2006 – in un’area attigua al sito – iniziarono i lavori per realizzarvi un impianto di compostaggio, che però non sono mai stati ultimati in quanto la ditta appaltatrice non venne pagata dal commissariato. In quel caso, la tecnologia che si voleva utilizzare era quella di tipo anaerobico, ossia ad emissioni zero e maggiormente vantaggiosa dal punto di vista della produzione di compost di qualità. Oggi eliminare Sardone per crearvi un impianto di compostaggio che utilizzerebbe le vecchie biocelle del 2001 – lasciate dal commissariato in giacenza in qualche magazzino – significherebbe arrecare un enorme danno ambientale e sociale alle popolazioni di Battipaglia e Eboli che non potrebbero più avere a disposizione l’area. «Aggiungo infine che Sardone – quale sito di trasferenza – si è dimostrato utilissimo anche come area di stoccaggio temporaneo dei rifiuti nei momenti di maggiore emergenza».

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