Carcasse d’auto e immondizia davanti al monastero
Salita San Raffaele a Materdei un tempo era un luogo privilegiato: c’erano monasteri, chiese e bei palazzi nei quali si rifugiava la nobiltà cittadina. Oggi la stradina ha il colore grigio della mancanza di sole e l’odore acre dell’immondizia accatastata. Ci sono, in particolare, alcuni punti che sono universalmente riconosciuti come sversatoi pubblici e per i quali sembra impossibile procedere a una bonifica puntuale. La zona maggiormente degradata è proprio quella sulla quale affaccia l’antico portone della «Venerabile arciconfraternita della santissima immacolata concezione in Sant’Efremo Nuovo». In quella zona la strada si restringe in maniera particolare e, complici le auto che parcheggiano in maniera selvaggia, lo spazio è ridotto al minimo. A stento riescono a passare le automobili, impossibile pensare al transito di un furgoncino o addirittura di un camion. E proprio all’altezza di quella strettoia, sotto a un altissimo muro, tra un’auto parcheggiata e l’altra, si creano giganteschi cumuli di rifiuti. Non si tratta di banale immondizia, non ci sono sacchetti con i resti di cibo o con il packaging dei prodotti che si usano in casa: quella zona viene utilizzata per liberarsi dei rifiuti ingombranti. Nel giorno in cui siamo passati per visitare la chiesa dell’Immacolata Concezione, c’erano materassi, televisori, sacchi con resti di lavori edili, grosse travi di ferro, un frigorifero. Qualche metro prima della discarica abusiva di materiale ingombrante c’è il deposito illegale di carcasse di auto e motociclette. Almeno una volta ogni quindici giorni sono costretti a intervenire gli agenti della polizia municipale con i mezzi speciali per il recupero delle vetture abbandonate. Si tratta sempre di mezzi sprovvisti di targa ma spesso, attraverso i numeri di telaio dei motori si riesce a risalire ai proprietari che hanno denunciato il furto. Quando vengono abbandonate le carcasse di auto e moto, la circolazione su salita San Raffaele diventa addirittura impossibile. Anche nel caso dei mezzi abbandonati, come per i rifiuti ingombranti, si tratta di una battaglia senza possibilità di successo: bisognerebbe presidiare la strada 24 ore su 24, ma non è possibile.