Il futuro Si pensa alla riqualificazione per organizzare incontri e mostre

Il rettore: «I privati ci aiutino nel recupero»

Richiede interventi urgenti
Il soffitto a cassettoni crollato durante il blitz aereo del '43
24 aprile 2010 - pa. bar.
Fonte: Il Mattino

Il volto scavato da artista, un pizzetto alla moda come certi giovani eleganti. Non fosse per la lunga tonaca, padre Alessandro sembrerebbe semplicemente un uomo dall’aria impegnata e un po’ retrò. Invece è il giovane rettore che da poco più d’un anno ha assunto la responsabilità del complesso dei Gerolamini. Prima di aprire le porte della piccola cappella dei Dotti, padre Alessandro chiede lealtà, bisogna mantenere la promessa fatta sulla soglia della biblioteca, al momento delle presentazioni: «Nessuna polemica, solo proposte fattive, d’accordo?». E la prima proposta che viene fuori, durante il sopralluogo dentro la chiesetta bombardata e abbandonata, è un appello ai privati perché si facciano avanti con un progetto: «Potrebbe essere una maniera per restituire dignità a questo luogo. Immagino che poi, una volta ristrutturata, questa meravigliosa cappella potrebbe essere utilizzata per accogliere manifestazioni culturali, come accade in tante altre chiese in tutta Italia e nel mondo». Insomma, la prima poderosa proposta che viene fuori dinanzi alla cappella che mostra gravi segni di abbandono, è rivolta agli imprenditori: rimettere a posto quel luogo per avere, in cambio, la possibilità di sfruttarlo: «Naturalmente solo per scopi culturali – sorride padre Alessandro – certo non immaginiamo convention aziendali con spettacolini comici e ballerine». Sembrerebbe scontata la precisazione del rettore dei Gerolamini, ma è meglio non dare nulla per scontato, spiega padre Alessandro ammiccando. Delle tre cappelle che furono inaugurate assieme alla chiesa madre dei Gerolamini, solo quella degli Artisti è ancora aperta e viene regolarmente aperta per dire messa e accogliere i fedeli. Si trova nell’androne del complesso antico, giusto di fronte alla porta laterale della maestosa chiesa grande. La cappella dei Dotti al primo piano è chiusa per motivi statici, mentre la cappella dei bambini, che fu realizzata assieme alle altre, attualmente è serrata da un lucchetto e viene abitualmente utilizzata come deposito. p

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