«Patrimonio unico al mondo ma abbiamo solo 15 vigilanti»

La sovrintendente Salvatore: a dicembre nuovi lavori
11 ottobre 2009 - Gigi Di Fiore
Fonte: Il Mattino

Bacoli. Responsabile della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei dal primo settembre scorso, Mariarosaria Salvatore difende a spada tratta il lavoro di chil’ha predeceduta. «Il museo dei Campi flegrei è un progetto molto valido sia dal punto di vista scientifico sia nel suo allestimento in concreto», dice.
Al di là della validità scientifica, finora il museo è stato aperto molto poco, non crede?
«Nei mesi estivi è stato un museo che ha funzionato a tempo limitato, per visite guidate e prenotate in anticipo. Ma comprendo l’ansia che c’è stata a fornire una nuova offerta culturale e turistica nell’area flegrea. La voglia di fare ne ha accelerato l’apertura».
Il museo era pronto a partire?
«Non conosco vicende che sono molto precedenti al mio insediamento avvenuto appena 40 giorni fa. Posso solo dire che si è fatto tutto ciò che era possibile, con i fondi che si avevano a disposizione. Ma ora, per attrezzare meglio le sale, migliorarle, potenziarle, occorrono nuovi finanziamenti».
La Regione è disponibile a concederli?
«Credo di sì. Quando ci saranno i soldi, partiranno i lavori. Ritengo con la stagione invernale». D
i cosa ha bisogna il museo?
«Il castello di Baia è un sito molto ampio. Occorre adeguarne l’illuminazione, che è stata la principale causa delle limitazioni nelle visite consentite solo di mattina e nel periodo estivo. Pensi, poi, che per i siti flegrei abbiamo appena una quindicina di dipendenti adibiti alla vigilanza».
Chi ha visitato il museo?
«Soprattutto gruppi organizzati, con flussi turistici mirati su prenotazione. Ci sono 50 sale, allestite in modo suggestivo su cui è stata già preparata una pubblicazione scientifica di grande interesse per gli studiosi».
Ritiene ci sia spazio turistico per un museo a Baia?
«Certamente. Siamo in una località di grande storia e fascino. Il primo step, l’avvio della struttura, è stato fatto. Ora occorre far tesoro dell’esperienza di prova di questi primi mesi ed adeguare al meglio impianti e strutture».
Quando si chiuderà tutto per i lavori?
«Credo a dicembre. Spero che ci saranno fondi sufficienti e tempi per portare a pieno regime un museo ben progettato, da riaprire con l’inizio della stagione estiva».
È l’estate il periodo ideale per visitare il museo?
«Per i turisti ritengo di sì. Ci si può arrivare anche attraverso percorsi via mare. Ma credo che, quando si potrà dare seguito a tutto il progetto, siano le scuole il potenziale e maggiore bacino di riferimento per le visite».
Siete attrezzati per le visite scolastiche?
«Le sale non sono molto ampie, vi possono accedere non più di 25 persone. Di certo, gli afflussi di studenti andranno regolati. Ma sono i visitatori cui ci si dovrà rivolgere per un’apertura da mantenere tutto l’anno».

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