Minacce prima dell’assalto «Andate via dal quartiere» Nei locali feste, concerti e laboratori per bambini

Raid al rione Sanità devastata la ludoteca

Teppisti nel Parco San Gennaro, distrutti mobili e computer
2 luglio 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Raid teppistico nel cuore della Sanità, devastato il Parco San Gennaro attiguo all’omonimo ospedale. Un presidio dove bambini e mamme socializzano e hanno un loro spazio lontano dalle difficoltà di un quartiere difficilissimo ma che reagisce. Computer distrutti, bagni saccheggiati e fatti a pezzi, sfregiate pareti e pavimenti, e molto altro. Violato per il momento da ignoti - nella sostanza - uno spazio sociale importante. La pratica è ora nelle mani delle forze dell’ordine che rafforzeranno il presidio al parco e alle sue strutture. E che stanno indagando in tutte le direzioni. Sullo sfondo ci potrebbe essere anche un movente politico, vandali di estrema destra sarebbero potuti entrare in azione. I ragazzi e il custode del parco, un dipendente del Comune distaccato alla Napolisociale, hanno denunciato di avere ricevuto minacce negli ultimi giorni ma sin da quando è stato aperta la ludoteca: «Dovete andare via di qui, non vi vogliamo» qualcuno gli ha urlato. Questa la segnalazione fatta alle forze dell’ordine. I giovani però non si sono persi d’animo e malgrado i danni e lo choc delle devastazioni ieri hanno fatto funzionare la struttura. Inaugurata il 2 maggio del 2008 e dedicata a Rita Parisi, sfortunata mamma che morì il giorno dopo l’inaugurazione colpita da un malore improvviso. Domani è prevista una fiaccolata. «Sono sicuro - racconta Daniele del comitato del parco - che parteciperà tutto il quartiere, e sarebbe gradita la presenza delle Istituzioni». Daniele insiste: «Un anno fa insieme ai ragazzi e agli abitanti della zona abbiamo aperto il parco San Gennaro, costruito e mai inaugurato e l’abbiamo restituito al quartiere, permettendo a tutti di poterlo vivere, di poter godere di uno spazio verde, uno dei pochi in questa città». In realtà non si tratta di un semplice giardino pubblico ma è un un luogo di socialità. Un posto in cui i più piccoli in particolare sperimentano un modo nuovo di stare insieme, «libero dalle logiche di violenza, di aggressività, di brutalità, che sempre più, soprattutto negli ultimi tempi, stanno caratterizzando Napoli». Tante le iniziative che si praticano: laboratori di giocoleria, informatica, di arti figurative per i bambini; feste e concerti gratuiti. Tra quelle più significative un torneo di calcio antirazzista con le comunità Rom e quella srilankerse. I giovani non si lasciano comunque intimidire: «Non abbiamo nessuna intenzione di sottostare a minacce, resisteremo» dicono. Così nasce la manifestazione di domani, alle 17 tutti al parco, a cominciare dalle mamme per una giornata «di comunicazione in difesa del Parco San Gennaro». Le donne dunque chiamate a raccolta per tenere lontano i male intenzionati e fare vivere ancora il parco. Hanno espresso solidarietà al comitato del Parco San Gennaro il presidente Municipalità Alfonso Principe che ha dichiarato: «Il parco è un presidio di civiltà nel quartiere da sostenere in ogni modo contro la barbarie». Vicino ai ragazzi anche l’assessore all’Ambiente Gennaro Nasti: «Non vi arrendete» il suo messaggio.

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