Napoli, peggior città d`Italia dove vivere
Terza in campionato, terza nel girone della Champion's League, ultima nell'annuale classifica del So e 24 Ore per qualità della vita. Quando non si tratta di calcio Napoli è maglia nera, centosettesima provincia su 107, come nel 2010, l'ultimo anno dell'era Bassolino. Un'era che peraltro aveva ottenuto ben altri risultati: nel 2000 Napoli era a metà classifica, al 64° posto, con un discreto 37° posto nella sottoclassifìca dell'ordine pubblico (oggi i So e la colloca al 93° posto). Alla bocciatura del giornale di Confìndustria, il sindaco Luigi De Magistris ha risposto riversando le colpe sul resto della provincia: "Napoli nelle statistiche non è mai stata prima, però non sono affatto convinto che sia l'ultima città in cui si possa vivere. L'indagine riguarda tutta la provincia, non solo la nostra città e il suo milione di abitanti, ma circa 3 milioni di persone che abitano soprattutto l'hinterland. Questo è un fattore di cui si deve tener conto, se vogliamo commentare i dati con onestà intellettuale". Parole da ricordarsi se e quando la Provincia di Napoli dovesse sciogliersi per confluire nella Città Metropolitana. Eppoi perché crucciarsi se a Napoli ci si sente insicuri e non si trova lavoro quando siamo di fronte a tanta bellezza? De Magistris chiede "se i parametri cosiddetti 'scientifici' possano bastare a definirla: perché non si tiene conto della bellezza, delle emozioni, del potenziale artistico-culturale che pure condizionano, e non poco, la vita? Sono elementi per cui non siamo affatto ultimi. Al sud c'è tanta ricchezza, sicuramente non materiale, che nelle statistiche non compare mai". Insomma, Napoli è come la stazione Metro di piazza Garibaldi inaugurata ieri: bellissima, ma con la copertura della piazza esterna che lascia filtrare la pioggia e la scala mobile che si blocca improvvisamente. Lasciando a piedi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.