Cassa Armonica, uno scempio
Protesta dei residenti: «Sapevano di non avere soldi disponibili, ma hanno tentato di trovare un finanziatore. È l'ennesimo spreco per i megaeventi»
Un monumento sfregiato per permettere la realizzazione dell'America's Cup World Series a Napoli. Quello della Cassa Armonica in Villa Comunale rappresenta certamente l'intervento più scandaloso effettuato per la tappa dell'aprile del 2012 delle regate a Napoli. Nella frettolosa pianificazione del Public Event Village si decise che la storica struttura, disegnata da Enrico Alvino per la passeggiata reale, avrebbe dovuto rappresentare il palco dei concerti e il podio delle premiazione. Ottima idea, se la struttura non avesse bisogno di importanti interventi di restauro. Ma da Palazzo San Giacomo hanno sempre una soluzione: «Mettiamola solo in sicurezza», un intervento necessario anche per garantire la pubblica incolumità. E il restauro? Poi si vedrà. I lavori vengono affidati con il solito sistema dell'assegnazione diretta alla superspecializzata Neri Spa di Longiano (che già si occupò del restauro negli anni '80). C o s t o ? 48.461,26 euro Iva inclusa (appena 1.539 euro sotto il limite dei SOmila per evitare la gara pubblica). La pensilina della struttura viene completamente smontata, nelle operazioni qualche vetro viene rotto. Le condizioni dei pezzi in ghisa sono talmente gravi che si evita, addirittura, il trasporto nei locali messi a disposizione dal Comune. Si chiede ospitalità all'adiacente cantiere della metropolitana della Linea 6, dove le strutture sono custodite ancora oggi senza alcuna sorveglianza e alle intemperie, nel fango. Molti dei vetri si sono rotti durante la rimozione, altri negli oltre 400 giorni di deposito all'aria aperta. Eppure, nelle uscite ufficiali sindaco e assessori parlavano di restauro. Ma qual è la verità? Mancano i soldi, servono 412mila euro e il Comune non sa dove prenderli. Per questo, dopo circa un anno, è stato emesso un bando nel quale, però, si chiede l'intervento di uno sponsor, di qualche privato che metta il denaro necessario. Ma nessuno si è presentato, tanto che il termine di presentazione delle offerte è stato pro rogato dal 2 aprile al 16 maggio. Ma il mese e mezzo aggiuntivo non è servito a nulla, anche questa volta nessuno si è presentato alla gara. «Ennesima vergogna - commenta l'associazione Napolipuntoacapo Hanno prima distrutto la Cassa Armonica, senza un minimo di cura e rispetto. Poi, senza soldi in cassa, hanno lanciato questa buffonata della sponsorizzazione che è andata deserta. Un altro costo altissimo della Coppa America. Chi paga? Chiediamo che la magistratura e la Corte dei Conti intervengano su questa vicenda segnalata, denunciata, evidenziata da tanti cittadini attivi della città. Chi ha sbagliato deve pagare».