Ladri nel parco

Raid e saccheggi a Edenlandia la favola è finita Furti e razzie, Edenlandia devastata

Il vandalismo, il caso Il parco giochi chiuso dal primo febbraio: mancano i custodi, struttura saccheggiata
9 maggio 2013 - Davide Cerbone
Fonte: Il Mattino

Chissà dove l'hanno portata Biancaneve con i nani. A Edenlandia non ci sono più. E neanche due giostre e il teatrino delle marionette. Nei tre mesi dopo la chiusura i vandali hanno rovistato e preso tutto o quasi. Sono diversi i locali spogliati: al negozio di caramelle spariti perfino gli scaffali, alla pizzeria Edenpizza rubati tavolini, macchine del caffè e microonde), dalla gelateria Bandiera Blu presi granitori e frigo, colpito anche lo Chalet del Lago. L'altra notte dal negozio di fotografìa sottratti monitor e accessori informatici, scenografie e faretti. A Edenlandia gioco facile per gli sciacalli da quando, naufragata la trattativa, il tribunale fallimentare è stato costretto a chiudere il parco.
Chissà dove l'hanno portata la povera Biancaneve, con la sua corte di nani. Qui, dentro questo deserto urbano che si chiama Edenlandia, di sicuro non c'è più. Ma il rapimento senza riscatto della malcapitata principessa non è un atto isolato. Non ci sono più neanche due giostre per bambini e l'antico teatrino delle marionette: tutto sparito nel buio di questa notte che dal primo febbraio avvolge l'oasi appassita dei bambini napoletani.
Ed è appunto col favore delle tenebre che nei tre mesi dopo la chiusura i vandali hanno rovistato e preso tutto quello che c'era da prendere, o quasi. Sono diversi i locali spogliati di tutte le attrezzature: il negozio di caramelle all'ingresso del parco, dove sono sparite perfino le scaffalature, lo chalet del lago, la pizzeria Edenpizza (qui sono stati rubati tavolini, macchine del caffè e forni a microonde) e la gelateria Bandiera Blu, dalla quale sono stati presi granitori e frigoriferi. L'ultima amara scoperta è dell'altra notte: stavolta il raid ha preso di mira il negozio di fotografia, dal quale sono stati sottratti monitor e accessori informatici, scenografie e faretti.
È una favola oltraggiata e smontata a pezzi, quella di Edenlandia. Gli sciacalli hanno gioco facile da quando, naufragata la trattativa con la Clear Leisure, il tribunale fallimentare è stato costretto a chiudere l'esercizio provvisorio del parco giochi, rimasto cosi incustodito. «Si potevano reintegrare almeno i tre guardiani notturni, così da salvaguardare il bene aziendale. Per noi che qui dentro ci abbiamo passato una vita, assistere a questo scempio è veramente doloroso», lamentano Mariano Montigliene e Antonio Di Napoli della Cgil, entrambi dipendenti di Edenlandia. «E poi - continuano - si poteva tenere aperta almeno l'Antica Birreria, che ha un ingresso indipendente. Sarebbero entrati i soldi del fitto (3.600 euro al mese, ndr) e si sarebbe creato un movimento di persone». Per scongiurare atti vandalici, fino ad aprile i 60 dipendenti di Edenlandia hanno presidiato la struttura 24 ore su 24. «Eravamo anche tre o quattro a notte, riposavamo qualche ora in auto», spiegano Montigliene e Di Napoli. Un atto di dedizione minato dalla rottura del fronte sindacale. «Cinodromo e zoo restano aperti, come al solito noi siamo gli unici a pagare. Inoltre, la chiusura di Edenlandia ha avuto ricadute pesanti anche sugli incassi del bowling, che è in grande sofferenza, e dello stesso zoo», continuano i rappresentanti della Cgil. «Bisogna trovare una soluzione provvisoria per garantire un presidio almeno di notte», aggiunge la Uilcom.
E mentre si attende che il Comune trovi una soluzione per sanare gli immobili abusivi, creando così un presupposto essenziale per la vendita, i lavoratori del parco di attrazioni, ottenuta la Raffica di raid notturni svuotati bar e chalet sparito anche il teatrino La vertenza I sindacati: necessario un presidio II 25 maggio concerto per la raccolta di fondi Cig, protestano: «Abbiamo mandato un atto di citazione alla curatela fallimentare per ottenere le spettanze di dicembre e gennaio e la tredicesima. Inoltre, siamo stati sospesi per un mese e mezzo e della cassa integrazione, che doveva partire da fine marzo, ancora non abbiamo visto un euro. Insomma, siamo senza soldi da 6 mesi». In attesa di un nuovo bando, che per ora riguarderebbe esclusivamente lo zoo, il tribunale fallimentare promuove un concerto per raccogliere fondi e per sollecitare un movimento di interesse intomo al destino dei due parchi. Il 25 maggio sul palco del Palapartenope (biglietto 10 euro) saliranno tra gli altri M'Barka Ben Taleb, Enzo Gragnaniello, Daniele Sepe, Ciccio Merolla e Antonio Onorato.

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