Tra vincoli urbanistici e delocalizzazione
NAPOLI - L`incendio di Città della Scienza paradossalmente potrebbe accelerare le procedure per la modifica dei vincoli urbanistici nell`area di Bagnoli. Modifiche che già rientrano tra gli obiettivi programmatici dell`amministrazione comunale di Napoli che prevedono la delocalizzazione di Città della Scienza non sulla linea di costa, le mura dell`area ex Italsider . Ma a quanto pare la struttura, pur essendo costruita in deroga al Piano Regolatore, non può essere delocalizzata. Deve prima recuperare entro 90 anni i costi di investimento pubblici. Lo prevedono i vincoli stabiliti dalla Ragione Campania e dall`Unione Europea e le nonnative di legge vigenti. Forse, dopo il rogo, le solite logiche di emergenza potrebbero determinare le condizioni per `superare` i vincoli e delocalizzare le strutture. Il complesso scientìfico, ideato dalla Fondazione Idis, dopo una lase di sperimentazione awiatasi nel 1987, a seguito di un Accordo di Programma sottoscritto nel 1996 fra ministero del Bilancio, regione Campania, provincia di Napoli e Comune di Napoli, attualmente è gestito dalla fondazione 'Idis-Città della Scienza' e da 'Città della Scienza Spa', la società in house della regione Campania. Circa 160 i dipendenti in organico. L`asse di ferro tra Idis e le istituzioni e tutti i partiti politici locali si è andato solidificando nel corso degli anni. Tantissime le risorse economiche stanziate dalle amministrazioni comunali e regionali in favore dell`ente considerato molto vicino alle aree politiche del Pd e di Sinistra e Libertà. La Fondazione vive da tempo una particolare situazione economica e finanziaria. I lavoratori da 11 mesi non percepiscono gli stipendi. Nelle ultime settimane sono circolate con insistenza le voci di un imminente fallimento della Fondazione Idis. L`ultimo bilancio economico presentato alla Regione, risale al 2009. Un bilancio di 9,6 milioni di euro, con un attivo 76 mila e un passivo di 225 mila euro. Nel 2009 le attività di biglietteria e di servizi congressuali hanno fatturato 2,6 milioni di euro. Nella prima metà del 2010 questi introiti ammontavano già a 2 milioni di euro. La Fondazione, inoltre, ha in atto progetti europei per 3,5 milioni di euro. Svolge attività per il comune di Napoli per 0,5 milioni di euro. E ha un accordo di programma con il Commissariato alla Sovrintendenza di Napoli e Pompei che vale 5 milioni di euro. A fronte di questa situazione economicamente solida, la Fondazione roiS-Città della Scienza vanta crediti nei confronti della Regione Campania per oltre 6,9 milioni di euro, cui occorre aggiungere il credito di 1,2 milioni di euro vantato nei confronti della società in house della regione, la Città della Scienza SpA (nel luglio 2010 ha recuperato 0,5 milioni di questi crediti), in totale a fine 2009 la Città della Scienza vantava crediti nei confronti della regione o di società a lei collegate per 8,1 milioni. Crediti che ammontano, in pratica, al bilancio di un anno e che, a tutt`oggi, non sono stati soddisfatti (tranne 0,5 milioni) e nonostante il giudice abbia ingiunto alla Regione il pagamento immediato di 3,9 milioni. Un terzo di questi crediti insoddisfatti sono per attività svolte due anni fa. In particolare la Regione non ha pagato la rata da 3 milioni di euro che costituisce l`annualità del 2008, dell`Accordo di Programma tea il Ministero dell`Università e della Ricerca Scientifica e Regione Campania 2006 - 2008 . molire nel 2009, malgrado gli impegni assunti dalla Presidenza uscente della Regione, la Regione non ha rinnovato l`Accordo di Programma, e Città della Scienza è rimasta senza contributo pubblico (che dovrebbe costituire almeno il 35% del suo bilancio).
Simbolo della rinascita di Bagnoli, dopo la dismissione dell`Italsider, il museo delle scienze, era stato realizzato negli anni `90, su iniziativa di Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis, su modello ale La Villette di Parigi. Lo science center, da un progetto embrionale, era diventato un polo attrattivo culturale in cui apprendere con la pratica le leggi della scienza, attraverso esperimenti e dimostrazioni dal vivo. Città della Scienza ospita un museo interattivo, un planetario, un centro congressi, un centro di alta formazione e un`area per mostre d`arte, incubatori di impresa. E poi l`Officina dei Piccoli, un padiglione che permetteva at bambini di apprendere la scienza giocando. I vigili del fuoco sono riusciti soltanto da poco a domare definitivamente l`incendio che ha distrutto il segnale più evidente della riqualificazione e rinascita di Bagnoli dopo la chiusura dell`acciaieria. L`intera area è stata posta sotto sequestro e non sono escluse cause di natura dolosa`dietro l`incendio.