IL DISASTRO DAI COLLI AMINEI AL CENTRO STORICO, DAI PONTI ROSSI A FUORIGROTTA LE STRADE RIDOTTE A GRUVIERA

Nuove buche choc, incidenti e danni

26 marzo 2013 - Giuseppe De Stefano, Micaela Tempesta
Fonte: Roma

NAPOLI. Dossi e avvallamenti, sampietrini malfermi e colate di asfalto poste come rattoppo. Una quotidianità inaccettabile, ma che per l`automobilista napoletano rappresenta solo la migliore delle ipotesi. Spesso c`è di molto peggio. La rete stradale partenopea, infatti, assomiglia ad un enorme cantiere aperto, costellato da pericolose buche. Troppo grandi perché si possano nascondere come la proverbiale polvere sotto il tappeto. E basta defilarsi dalle vie centrali per svelare le realtà più indecorose. Il nostro viaggio parte dai Colli Aminei, scendendo fino in fondo via Nicolardi, dove da circa sei mesi all`incrocio con via vecchia San Rocco una grata si è infossata ed è stata transennata. E così è rimasta, riducendo il doppio senso ad una singola carreggiata. La tappa successiva è al centro storico, più precisamente a vico Sant`Aniello a Caponapoli, passaggio obbligato per i veicoli tra via Costantinopoli e via del Sole sin dall`istituzione della Ztl, la già ripida salita presenta una vistosa voragine. «Le buche le aggiustano spesso qui in centro - spiega Maria Diodato, residente della zona - ma il lavoro non lo fanno mai bene: bastano una pioggia forte o un mezzo pesante perché si torni punto e a capo». Non serve allontanarsi di molto, però, perché gli interventi di manutenzione si registrino ancor più di rado. Via Nuova del Campo, ad esempio, è letteralmente disseminata di buche in entrambi i sensi di marcia. Una lunga serie di "rattoppi d`asfalto" si è formata proprio di fronte ad un distributore di benzina. Uno di questi è saltato di recente, lasciando una visibile voragine nel bei mezzo della carreggiata. «Queste buche nascono da un lavoro di manutenzione delle fognature - racconta uno dei dipendenti della pompa basti pensare che queste erano state ripianate solo una settimana fa, e potrebbero restare così per mesi. Ho assistito a molti incidenti, soprattutto di motocicli - prosegue il benzinaio - e io stesso ho rotto il carter dell`auto». Poco oltre, sulla stessa strada, una profonda voragine si apre immediatamente dopo una curva, costringendo i piloti a reagire in fretta, magari nel traffico, a dover scegliere tra rischiare il pneumatico nella buca o rischiare un tamponamento per evitarla. Oltre l`incrocio seguente, su viale Umberto Maddalena, sull`asfalto si apre l`ennesima voragine a prova di Suv, a due passi dall`officina di Antonio Vecchione. «Qui arrivano di continuo clienti che hanno avuto danni dalle buche, minimo uno ogni due giorni - spiega il gommista - problemi agli pneumatici, ai cerehioni e anche alla meccanica, ma con queste voragini chi viaggia in motorino rischia di ammazzarsi. Il problema - prosegue - è che si vedono all`ultimo momento, specie quando piove e si riempiono d`acqua: sei costretto a inchiodare e l`auto dietro ti tampona. Ho assistito a svariati incidenti causati dal manto stradale - conclude Vecchione ma è solo per fortuna che nessuno si è fatto mai male seriamente». Addentrandosi nell`area est della città, in zona Ponti Rossi, le cose non fanno che peggiorare.
Su via Colonnello Lahalle, presso l`incrocio con via Generale Pianell, si apre l`ennesima buca. «E solo un caso che non abbia mai assistito ad un incidente - dichiara Gennaro luzzi, residente in zona - ma ce ne sono di continuo. Con l`auto, proprio da queste parti - prosegue l`uomo - più di una volta ho bucato la ruota e rotto il cerehione. Qui ci sono nato e ci passo praticamente tutti i giorni - conclude luzzi - ma Napoli ormai è tutta una buca». E proprio a conferma di questa triste constatazione, il nostro percorso finisce quasi sul lato opposto della città, al quartiere Fuorigrotta. Siamo in viale Giochi del Mediterraneo, dove quasi ogni giorno qualcuno incorre in un incidente o in  un danno all`auto. «Il problema delle voragini è costante: motorini che cadono nelle buche e macchine forate o che rompono i braccetti - dichiara Vincenzo Manco, che lavora presso l`adiacente stadio di pallacanestro - in una decina di giorni non ho visto nessuno venire a riparare le buche. I rattoppi non resistono quasi mai - prosegue l`uomo - tanto che mi viene da fare una battuta: forse lo Stato fa gli incentivi sui Suv così da poter risparmiare sulla riparazione delle strade».

Powered by PhPeace 2.6.4