Zoo, la Procura richiama il sindaco
La Procura di Napoli ha sollecitato Prefettura e Comune a farsi carico degli animali ospitati nello zoo. La decisione è stata presa dal pm Giovanni Corona dopo che il giudice delegato alla trattazione del fallimento della società Parks and Leisure srl ha comunicato la decisione di non prorogare oltre l`esercizio provvisorio del ramo d`azienda Zoo di Napoli. L`obiettivo è evitare sofferenze agli animali, che rischierebbero di trovarsi da oggi senza acqua, cibo e pulizia delle gabbie: i lavoratori della struttura, una settantina, saranno infatti licenziati. Ð giudice fallimentare, in una nota inviata al pm, evidenzia tra l`altro che "i frigoriferi dello zoo non conservano più derrate alimentari necessarie a sfamare gli animali" e che "la prevista mancanza di personale specializzato comunque non consentirebbe la somministrazione di cibo agli animali stessi qualora il cibo fosse prontamente reperito in qualsiasi modo". Il pm suggerisce al sindaco, Luigi de Magistris, di avvalersi proprio degli ex dipendenti dello zoo, indicati nominativamente dal giudice fallimentare, per la cura degli animali. Dell`accaduto sono stati informati anche i ministeri dell`Ambiente e delle Politiche forestali. «Se la burocrazia e la cattiva politica - dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e Patrizia Cipullo del movimento animalista che ieri mattina, assieme a diversi attivisti e dipendenti, hanno presidiato gli ingressi di Edenlandia e Zoo - pensano che lasceremo morire di fame gli animali dello Zoo e perdere il posto di lavoro ai dipendenti dello stesso parco e dell`Edenlandia si sbagliano di grosso. Come si sbagliano di grosso gli eventuali speculatori che immaginano di mettere le mani sull`area. Adesso ci aspettiamo non solo dalla cittadinanza ma anche dalle istituzioni locali e nazionali una mobilitazione uguale a quella che c`è stata per Città della Scienza. Ogni giorno presidieremo le due strutture e organizzaremo i rifornimenti di cibo per gli animali. Inoltre denunceremo alle autorità preposte tuti gli errori, gli atti amministrativi sbagliati e la cattiva amministrazione che si è avuta dell`area che fino a pochi anni fa contava circa 600mila visitatori annui con un indotto economico pari a 8 milioni di euro». «Infine - affermano -, riproponiamo per il Parco Zoo una gestione cittadina con l`avallo di decine di professionisti, volontari e professori come proposto dai docenti universitari Luigi Esposito e Vincenzo Peretti che avevano presentato mesi fa un progetto per sostenere e alimentare gli animali che è stato bocciato dal commissario liquidatore. Come è stato abbandonato il progetto di raccolta fondi tramite internet Zoo Wall. Siamo ali` anno zero per Edenalandia e Zoo ma noi non ci arrendiamo».