Saccheggio dei Girolamini, il pm: «Dieci anni all`ex direttore De Caro»
Sei condanne sono state chieste dalla pubblica accusa al termine della requisitoria per il saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini, dalla quale sono stati trarugati migliaia di volumi antichi; il processo, con rito abbreviato, è in corso davanti al gup Egle Pilla. Il pmAntonella Serio, m particolare, ha chiesto dieci anni per Marino Massimo De Caro, ex direttore della biblioteca; sei anni e sei mesi per la sua factotum Viktoriya Paviovskiy; sette anni per Alejandro Cabello; quattro anni per Paola Lorena Weigandt; sei anni per Mirko Camuri e quattro anni per Federico Roncol etti, tutti sono ritenuti compiici dell`ex direttore della biblioteca De Caro e sono accusati di peculato in concorso con lui. I sei imputati, con ruoli diversi, avrebbero portato via nottetempo, nascosto e rivenduto i libri antichi, soltanto una parte dei quali è stata ritrovata Solo una parte dei libri è stata ritrovata grazie alle informazioni rese da antiquari all`estero. Secondo l`accusa, infatti, nell`anno a cavallo tta il 2011 e il 2012 nella biblioteca dei Girolamini, in via Duomo, sarebbe avvenuto un «brutale e sistematico saccheggio» dei libri conservati. Il processo riprenderà il 1 marzo. Nei giorni scorsi, il senatore uscente del Pdl Marcello Dell`Utri è stato nuovamente interrogato in procura nell`ambito dell`inchiesta sulla sottrazione di libri antichi dalla biblioteca dei Girolamini, inquanto avrebbe ricevuto alcuni volumi in regalo dall`ex direttore della biblioteca Marino Massimo De Caro. Il senatore ha restituito i libri, ma all`appello manca ancora una preziosa copia del Cinquecento de L`Utopia di Tommaso Moro. Ascoltato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo e dai sostituti titolari dell`inchiesta, l`ex senatore Dell`Utri, assistito dai suoi legali, avrebbe offerto chiarimenti su una serie di particolari emersi durante il precedente interrogatorio. Rispetto all`Utopia di Tommaso Moro, che ancora manca all`appello, infatti, l`ex senatore avrebbe spiegato di non essere riuscito a ritrovarlo, in quanto, a causa della mancanza di fondi, ha dovuto in parte smantellare la biblioteca che possedeva a Milano e m cui l`opera probabilmente era conservata.