Dal centro alla periferia tra ladri d'auto, rapinatori e malintenzionati: dieci ore in prima linea con i poliziotti delle Volanti

Napoli violenta, la notte delle "pantere"

A Forcella un nipote del boss Loigino Giuliano sorpreso con una pistola: ha solo 17 anni
18 febbraio 2013 - Giancario Maria Palombi
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Battere, scendere m picchiata come i rapad. Osservare, cinturare e agire. E` un linguaggio da cacciatori quello che nsuona tra le mura della caserma 'Virgilio Ramero'. Migliaia di metri quadrati di asfalto e gress, lamiere blu e odore acre di motori caldi. E m questo spazio immerso nel cuore imperlato d`umidità del Real Orto Botanico e all`ombra di Palazzo Fuga che sostano le 'pantere'. Un riposo che dura pochi istanti, il tempo di un ruggito, per poi riprendere una caccia dove le prede sono rapinatori, ladri , spacciatori e assassini. 'Cronache' ha trascorso una notte a bordo di una pattuglia dell`Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Napoli. Un viaggio iniziato poco dopo le 23 e terminato con il primo sole dell`alba, i vicoli della e le periferie macchiate dalle nuove faide di camorra.
IL CAPO Sulla spallina dell`uniforme campeggiano te stelle e una toire: primo dirigente della polizia di Stato. Ma non è il grado a fare di Michele Spina un grande poliziotto. L`ufficio al quinto piano del palazzo di marmo di via Medina è quasi un luogo di passaggio per il 'capo'. Tra briefing, sopralluoghi, riunioni e interventi il numero uno dell`Upg è sempre tea i suoi "ragazzi". E quando non c`è fisicamente, gli agenti sanno che 'Alpha01' li segue costantemente dall`altro capo della radiotrasmittente. Il dottor Spina non abbandona mai il portatile, è in questo gesto - quasi un`abitudine - che si concretizza il suo rapporto diretto con il personale. Volanti, Nibbio, ComoTorino e auto dei commissariati, rispolverando una circolare ministeriale in passato accantonata. Spina ha gettato - in mano di due settimane d`insediamento - le basi per una rinascita dell`ufficio. Sabato pomeriggio erano quarantacinque gli equipaggi impegnati sui territorio parte - , una 'ragnatela' di pattuglie che sarà parte integrante del nuovo piano di contrasto alla criminalità. "L'ufficio prevenzione generale ha compiti di cabina di regìa - spiega il dirigente -, abbiamo approntato un programma mirato all`abbattimento graduale dei fenomeni predatori. Si tratta innanzitutto di effettuare lina mappatura delle zone in cui i reati fanno registrare numeri più alti. Poi si procede ad un`azione mirata. Una manovra 'asfissiante' che costringe chi delinque a cambiare territorio, isolandosi e finendo nella seconda rete di controlli. Il tutto - conclude - in costante coordinamento con i settori investigativi della squadra mobile e le squadre di polizia giudiziaria dei commissariat¡". Ha analizzato il fenomeno criminale sotto l`aspetto scientifico, applicato una metodologia d`intervento. In un bilancio a breve termine del suo incarico sono già diversi i meriti atìribuibili al primo dirigente Spina, ma uno su tuttì riguarda l`entusiasmo e la motivazione del personale. "Condivisione di informazioni, livello di attenzione molto alto e massima collaborazione", sono questi i principi che ispirano il lavoro del 'capo'. Quando poco dopo la mezzanotte lascia la sede della questura per fere rientro a casa si concede una 'sosta'. Impiega poco meno di quindici minuti per raggiungere il civico 15 di via Bernardo Tanucci. In piedi, fermo all`ingresso della 'Ramero' osserva rapito la colonna di lampeggianti blu lungo il viale di accesso alla struttura. Sono le 'sue' Volanti ponte per l`uscita. Spina, ora in abiti civili, saluta ad uno ad uno gli equipaggi che saranno impegnati sul turno 24-07, la 'notte' come si dice m gago. La notte delle 'pantere'.
'ALPHA 05' una sensazione difficile da descrivere. Di notte si respira un'aria diversa. Sei in strada e sai di avere m compito molto importante. E` come governare una nave da crociera, assicurarle una rotta tranquilla. E` proprio m queste ore, quando sei consapevole di aver lasciato a casa gli affetti, che si rinsalda anche è rapporto con i colleghi. Si condivide un dovere e un onore, quello di essere custodi della notte". E` inevitabile essere rapiti dalle parole di Gennaro Corrado, "giovane e valido funzionario di polizia ` ` come ama descriverlo Spina. Ha meno di trent`anni, il volto pulito e due occhi scun sempre in movimento. Brillano di entusiasmo quando si paria dello spirito di corpo tra gli uomini delle Volanti, l`intensità cambia quando emerge tutta la sua preparazione in ambito investigativo. E` lui, commissario capo della polizia di Stato, ad accompagnarci nella notte della 'movida violenta'.
'OPERATIVI' Trentasei minuti dopo le 24 la Fiat Grande Punto di 'Alpha 05' (questa la sigla radio del funzionario) incrocia un equipaggio davanti alla sede del Museo Nazionale. Sono gli agenti della 'Dedicata 1'. L`assistente Biagio D`Angelo e il collega Giovanni Marchese hanno appena fermato uno stra - mentre - annata di forbici - cercava di foizare la portiera di una utilitaria . E` il primo arresto messo a segno nella notte, il primo soggetto a finire nella 'tagliola' dei controlli dell`Upg. E` nel fine settimana che il fenomeno delle rapine fa registrare cifte più consistenti. Il dottor Corrado percorre in lungo e in largo la città , in costante ascolto radio con la Centrale operativa ('occhi e cervello' delle Volanti) coordinandosi anche telefonicamente con i capipattuglia. Nella notte tra sabato e domenica il primo obiettivo dei poliziotti diventa "uno scooter Sh bianco". E` questo il ciclomotore descritto da almeno tee vitti me di aggressioni. Alle tre in punto la voce di un operatore alla`radio attira l`attenzione del commissario capo. Centro , Volante 6 con urgenza . U capo Giuseppe Malacario e il suo autista Michele Morelli hanno effettuato una 'picchiata' nel ventre molle di Napoli, Qualcosa, forse l`intuito, li ha spinti ad effettuare un controllo a Forcella , alla ricerca di 'batterie' di rapinatori. Quando l`auto con i colori d`istituto imbocca via Vicaria Vecchia incrocia il faro di un motorino. E` uno scooter Honda Sh bianco, del tutto simile a quello descritto come mezzo di fuga di una coppia di rapinatori . Il conducente del ciclomotore cambia repentinamente direzione di marcia e inizia a scappare. Morelli, però, ha un 'buon manico' come si dice in gergo, e in pochi minuti raggiunge lo scooter e ne blocca la via di fuga . Il resto è merito del capopattuglia che intima l`alt alla coppia immobiliizzando i due in sella al mezzo. Sono minorenni, senza casco e privi di patente . Ma non è tutto. Uno di loro nasconde nella cintola dei pantaloni una pistola. Si vivono momenti di tensione, in via Vicaria Vecchia angolo vico delle Zite, giungono pattuglie tra cui 'Alpha 05'. "Centro, soggetti in sicurezza, facciamo rientro alla Raniero": una nota radio che tradotta vuoi dire obiettivo raggiunto. Nell`ufficio trattazione atti di Pg (lo storico '404') si ripercorre la storia dei due ragazzL Uno ha sedici anni e studia per diplomarsi come operatore meccanico. L`altro, quello più sicuro nell`atteggiamento quasi spavaldo, è uno dei nipoti del boss Loigino Giuliano . La pistola - una Bruni identica alle semiautomatiche in dotazione alle forze dell`ordine - si rivela essere una 'scacciacani'. La coppia di minorenni viene denunciata a piede libero e riaffidala ai genitori. Per la Volante 6 il servizio riprende dal punto in cui era stato lasciato . La notte è ancora lunga e loro ne sono 'custodi'. In piazza Garibaldi, davanti all`hotel Cavour, due adolescenti si avvicinano in lacrime. Lei , bionda e occhi chiari, ha paura di fare rientro a casa. E` scossa perché ha litigato con altri ragazzi che l`hanno minacciata. "Abito qui vicino, al corso Novara ma ho il terrore di tornare a piedi". La pattuglia tranquillizza i due giovani e li scorta fino al portone dello stabilem cui vivono. Anche questo è lavoro dell`Upg. Questa la vita notturna delle 'pantere'.

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