Dramma a Pianura La donna morta dopo quattro giorni di agonia. Il corpo trasferito al Policlinico per l`autopsia

Morta Pina il marito le diede fuoco

Bruciata dal marito, Pina non ce l`ha fatta
La confessione dell`uomo: l`ho ammazzata perché si era impossessata dei soldi
Vincenzo Carnevale dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato
15 febbraio 2013 - Marisa La Penna
Fonte: Il Mattino

Dopo tre giorni di agonia le ustioni di terzo grado le hanno eroso la carne. Ieri il cuore non ha retto più. È morta tra tormenti atroci Giuseppina Di Praia: lunedì era stata prima volontariamente investita dal marito e poi cosparsa di benzina e data alle fiamme. Gravissime, dunque, le responsabilità dell`uxoricida, Vincenzo Carnevale, 51 anni, disoccupato, con una propensione per gli alcolici e la violenza in famiglia, è ora imputato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

In tre giorni di agonia le ustioni di terzo grado le hanno eroso la carne. E ieri il cuore non ha reno a tanta sofferenza. È morta così, tra tormenti atroci, Giuseppina Di Fraia, che la mattina di lunedì è stata dapprima volontariamente investita da suo marito e poi cosparsa di benzina e data alle fiamme. «Le condizioni sono apparse subito gravissime» ha spiegato Gennaro Savoia, primario del reparto Grandi Ustionati del Cardarelli nella cui terapia intensiva la donna è stata ricoverata in questi giorni. Ed ha aggiunto: «Le ustioni di terzo grado ricoprivano oltre la metà del suo corpo. Le probabilità di sopravvivenza, pertanto, erano minime. Quasi impossibili». Si aggravano, dunque, le responsabilità dell`uxoricida, Vincenzo Carnevale, 51 anni, disoccupato, con una propensione per gli alcolici e la violenza in famiglia. Per l`uomo - che subito dopo l`aggressione mortale è stato arrestato dal capitano Federico Scarabello, comandante della compagnia dei carabinieri di Bagnoli - l`imputazione passa da tentato omicidio a omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Per due giorni, infatti, l`uomo ha tenuto in macchina una bottiglia di plastica piena di benzina per mettere in atto il suo piano criminale. Ai carabinieri l`uomo ha confessato il delitto sostenendo di averdato fuoco alla moglie perché lei si era impossessata del suo danaro. Invece dalle investigazioni è emerso il contrario: era lui che pretendeva i soldi da Giuseppina che era l`unica a lavorare: lavava le scale di un condominio e faceva piccoli lavori di cucito per guadagnarsi i soldi per la sopravvivenza della sua famiglia: con lei viveva anche una nipoti na di quattro anni. Le due figlie della coppia - Mena di 23 e Jessica di 14 anni - sono state affidate alle sorelle di Giuseppina. «Il Comune si prenderà cura di loro» assicura l`assessore Giuseppina Tommasielli che ha reso noto la volontà dell`Amministrazione comunale di costituirsi parte civile al processo. E di assicurare assistenza legale alle due ragazze rimaste senza madre. La salma è ora presso l`obitorio del policlinico in attesa dell`esame necroscopico disposto dalla magistratura. Poi verrà restituita allafamiglia per i funerali. La manifestazione Un miliardo. È questo ¡I numero delle donne che, in tutto ¡I mondo, sono state vittime della violenza maschile. È un numero altissimo, impressionante, inaccettabile, che non può essere ignorato, ne dimenticato. Per questo, ieri milioni di persone in tutto ¡I mondo, sono scense in piazza per partecipare a «One Billion Rising», una manifestazione planetaria per denunciare il femminicidioela violenza sulle donne, e per gridare il proprio sdegno. L`appuntamento a Napoli si è svolto nella Galleria Umberto I, centinaia i partecipanti; tra loro anche la giovanissima assessore Alessandra Clemente, figli di Silvia Ruotalo, vittima innocente della camorra liflash-mob in Galleria Nel nome di Giuseppina Di Fraia La mobilitazione delle donne napoletane ieri ne giorno della morte della donna investita e bruciata dal marito.

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