Morta Pina il marito le diede fuoco
La confessione dell`uomo: l`ho ammazzata perché si era impossessata dei soldi
Vincenzo Carnevale dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato
Dopo tre giorni di agonia le ustioni di terzo grado le hanno eroso la carne. Ieri il cuore non ha retto più. È morta tra tormenti atroci Giuseppina Di Praia: lunedì era stata prima volontariamente investita dal marito e poi cosparsa di benzina e data alle fiamme. Gravissime, dunque, le responsabilità dell`uxoricida, Vincenzo Carnevale, 51 anni, disoccupato, con una propensione per gli alcolici e la violenza in famiglia, è ora imputato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
In tre giorni di agonia le ustioni di terzo grado le hanno eroso la carne. E ieri il cuore non ha reno a tanta sofferenza. È morta così, tra tormenti atroci, Giuseppina Di Fraia, che la mattina di lunedì è stata dapprima volontariamente investita da suo marito e poi cosparsa di benzina e data alle fiamme. «Le condizioni sono apparse subito gravissime» ha spiegato Gennaro Savoia, primario del reparto Grandi Ustionati del Cardarelli nella cui terapia intensiva la donna è stata ricoverata in questi giorni. Ed ha aggiunto: «Le ustioni di terzo grado ricoprivano oltre la metà del suo corpo. Le probabilità di sopravvivenza, pertanto, erano minime. Quasi impossibili». Si aggravano, dunque, le responsabilità dell`uxoricida, Vincenzo Carnevale, 51 anni, disoccupato, con una propensione per gli alcolici e la violenza in famiglia. Per l`uomo - che subito dopo l`aggressione mortale è stato arrestato dal capitano Federico Scarabello, comandante della compagnia dei carabinieri di Bagnoli - l`imputazione passa da tentato omicidio a omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Per due giorni, infatti, l`uomo ha tenuto in macchina una bottiglia di plastica piena di benzina per mettere in atto il suo piano criminale. Ai carabinieri l`uomo ha confessato il delitto sostenendo di averdato fuoco alla moglie perché lei si era impossessata del suo danaro. Invece dalle investigazioni è emerso il contrario: era lui che pretendeva i soldi da Giuseppina che era l`unica a lavorare: lavava le scale di un condominio e faceva piccoli lavori di cucito per guadagnarsi i soldi per la sopravvivenza della sua famiglia: con lei viveva anche una nipoti na di quattro anni. Le due figlie della coppia - Mena di 23 e Jessica di 14 anni - sono state affidate alle sorelle di Giuseppina. «Il Comune si prenderà cura di loro» assicura l`assessore Giuseppina Tommasielli che ha reso noto la volontà dell`Amministrazione comunale di costituirsi parte civile al processo. E di assicurare assistenza legale alle due ragazze rimaste senza madre. La salma è ora presso l`obitorio del policlinico in attesa dell`esame necroscopico disposto dalla magistratura. Poi verrà restituita allafamiglia per i funerali. La manifestazione Un miliardo. È questo ¡I numero delle donne che, in tutto ¡I mondo, sono state vittime della violenza maschile. È un numero altissimo, impressionante, inaccettabile, che non può essere ignorato, ne dimenticato. Per questo, ieri milioni di persone in tutto ¡I mondo, sono scense in piazza per partecipare a «One Billion Rising», una manifestazione planetaria per denunciare il femminicidioela violenza sulle donne, e per gridare il proprio sdegno. L`appuntamento a Napoli si è svolto nella Galleria Umberto I, centinaia i partecipanti; tra loro anche la giovanissima assessore Alessandra Clemente, figli di Silvia Ruotalo, vittima innocente della camorra liflash-mob in Galleria Nel nome di Giuseppina Di Fraia La mobilitazione delle donne napoletane ieri ne giorno della morte della donna investita e bruciata dal marito.