«Lo sfratto della biblioteca è un delitto vergognoso»
NAPOLI. Un delitto alla cultura napoletana e non solo, una situazione vergognosa che va risolta al più presto. La gara di solidarietà all`avvocato Gerardo Maretta non conosce ostacoli. Dal centrodestra al centrosinistra, dalla politica all`imprenditoria passando per la società civile e culturale, tutti si mobilitano per evitare che i 300 volumi vadano a marcire in un deposito di provincia. «Esprimo grande a marezza per la vicenda della biblioteca dell`Istituto italiano per gli studi filosofici dell`avvocato Marotta e mi auguro che le istituzioni, innanzitutto la Regione Campania, affrontino rapidamente la questione» ha detto Luisa Bossa, deputata Pd. Le fa eco Antonio Luongo, consigliere Idv al Comune: «Ho manifestato all`assessore ai beni comuni, Alberto Lucarelli, l`intenzione di avvalermi dell`ex articolo 9 dello statuto comunale di Napoli affinchè si possano raccogliere tante firme (1 Ornila sono quelle minime previste dall`art. 9) per dichiarare "L`Istituto Italiano degli studi filosofici di Napoli e la sua prestigiosa biblioteca, Bene Comune di rilevanza Internazionale", da proporre in un prossimo consiglio monotematico comunale». Serena Albano, consigliere provinciale del Pdl invita a trovare «subito una destinazione adeguata» mentre Antonella Pepe, segretario regionale dei Giovani democratici della Campania precisa: «La nostra memoria storica e culturale racchiusa in degli scatoloni: è vergognoso». «Per questo i Gd della Campania sosterranno ogni iniziativa che intenderà intraprendere Marotta, ed invitano da subito la Regione Campania ed il Comune di Napoli a trovare nelle prossime ore una soluzione a questa incresciosa vicenda».
Il consigliere comunale Arnaldo Maurino passa all`attacco: «Non si può assistere con un balbettio, ma bisogna agire immediatamente», mentre per il consigliere regionale Antonio Marciano «impressiona il silenzio di Caldoro». «Come si fa a rimanere indifferenti ad una tragedia di questa portata? - sottolinea - Come può il governo regionale rimanere inerte di fronte a quanto sta accadendo? Faccio fatica a pensare che i rapporti di positiva e costruttiva collaborazione più volte evidenziati tra sindaco di Napoli e presidente della Regione non siano sufficienti a trovare una soluzione utile per evitare che Napoli perda un patrimonio prestigioso di storia, di cultura, di memoria, riconosciuto come tale in Italia e nel mondo». Per Arturo Scotto, coordinatore regionale Sei «il trasferimento di trecentomila volumi della biblioteca in un capannone a Casoria, è una cattiva notizia per Napoli e per il Paese. L`assenza di un dialogo tra le istituzioni e l`incredibile immobilismo della Regione Campania; rischiano di compiere un vero e proprio "genocidio culturale". Occorre, da subito, offrire una risposta concreta al grido d`allarme di Maretta: non è immaginabile disperdere un patrimonio così ingente e condannarlo all`oblio delle future generazioni».