Studi Filosofici, sfrattata la Biblioteca Trecentomila volumi custoditi in 14 appartamenti, ma l`Istituto non può più pagare gli affitti: scatta lo sfratto

Studi filosofici, a Casoria i libri della biblioteca

Senza esito gli appelli a Regione e Comune via ai primi trasferimena
I testi finiranno in un capannone Marotta: assurdo disperdere un patrimonio del genere
23 agosto 2012 - Carmela Maietta
Fonte: Il Mattino

Napoli rischia di perdere un patrimonio culturale inestimabile: gli oltre 300mila volumi dell`Istituto per gli Studi filosofici. L`Istituto di Monte di Dio, infatti, non è più in grado di sborsare 200mila euro all`anno di affitti per i 14 appartamenti dove finora ha custodito i libri. Scatta lo sfratto.

I pesanti pacchi di libri non sono diretti verso una loro naturale destinazione, e cioè una biblioteca, ma verso un enorme capannone industriale in disuso a Casoria. Gli abitanti di via Calascione, dalle parti di Monte di Dio, osservano interdetti l`andirivieni in quell`appartamento al primo piano e scuotono la testa: se ne sta andando via un pezzo di un patrimonio inestimabile, di quegli oltre 300mila volumi dell`Istituto per gli studi filosofici che dovevano costituire una preziosa biblioteca da allestire nel palazzo ex Coni di piazza Santa Maria degli Angeli, acquistata specificamente dalla regione Campania per quasi 5 milioni di euro ma che, atutt`oggi, nonostante appelli e interrogazioni parlamentari, si è ancora a un nulla di fatto. E mentre si resta in attesa di una soluzione l`Istituto non è più in grado di sborsare 200mila euro all`anno di fitti per i 14 appartamenti dove finora ha custodito i libri. E allora si comincia da quello di via Calascione per il quale non è stato rinnovato il contratto spedendo nel capannone di Casoria i primi 50mila volumi, gli altri seguiranno a ruota a mano a mano che diventeranno esecutive per morosità le sentenze di sfratto.
E il presidente dell`Istituto Gerardo Marotta, rinnova il suo accorato appello: «Non si può disperdere un tale patrimonio; un patrimonio che molti altri sarebbero pronti a ricevere e a custodire con amore». A cominciare da alcune università straniere, dalla Svizzera che ha dato la propria disponibilità, tallonata dai giapponesi ai quali non pare vero di potersi impossessare di rare e preziose edizioni, di eccezionali collezioni di carattere filosófico del 18 e 19 secolo, di edizioni cinquecentesche, seicentesche e settecentesche di opere straordinarie di, per fare qualche esempio, Aristotele, Piatene, Cicerone, Tommaso D`Aqino, Bacone, Newton Montesquieu, Boyle, Wolf, Voltaire, Rousseau, Beccarla, Galiani. In pratica un quadro completo delle scienze umane per il quale si lancia un appello anche al Parlamento europeo perché intervenga.
Una storia che dura da 30 anni, osserva con amarezza Antonio Gargano, segretario generale dell`Istituto, e che sembrava essere arrivata alla fine con l`acquisto da parte della regione Campania del palazzo di piazza Santa Maria degliAngeli: un acquisto, si sottolinea, finalizzato ad accogliere gli oltre 300mila volumi da mettere a disposizione della città. Ma il programma si è interrotto qualche anno fa, evidenzia, quando la regione ha deliberato che la struttura avrebbe dovuto accogliere anche tutte le edizioni e le stampe regionali omaggio delle case editrici. Non più, dunque, una biblioteca dedicata e specifica come prevedeva il progetto originario, ma un mix di pubblicazioni. E poi, fatalmente, tutto sembra arenarsi e finire in un facile dimenticatoio, facilitato dalle pressioni di altre infinite problematiche: in primis, si fa rilevare, le eterne questioni di bilancio. Perché non va dimenticato che, dopo l`acquisto, il palazzo che avrebbe dovuto accogliere la preziosa biblioteca dovrebbe essere anche arredato e reso funzionale.
E sul fronte del Comune? A uno degli ultimi appelli di Gerardo Marotta a fare ogni sforzo per trovare una soluzione, il sindaco Luigi De Magistris prospettò l`ipotesi di utilizzare l`ex Albergo dei poveri, rimandando a settembre, dopo una fase interlocutoria, lo studio di fattibilità. Ma intanto, in attesa di individuare risorse nel mare di altre necessità e verificare altre ipotesi oltre a quella di piazza Santa Maria degli Angeli, arrivano inesorabilmente le sentenze di sfratto. E i rari e preziosi libri dell`Istituto finiscono ancora volta ammassati, questa volta non in diversi appartamenti main capannoni in disuso. Anche questo sembra un segno.

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