Assedio alla Produttività Campana

La morte è perversa ma perfetta e ci viene somministrata sia attraverso la democrazia, che attraverso altre forme di potere: quello della magistratura, dell'informazione e del sistema sociale a cui apparteniamo.
Intervento del dr. Manlio Converti al Forum sull'emergenza democratica in Campania del 29 marzo 2008
1 aprile 2008 - Dr. Manlio Converti

La morte è perversa ma perfetta e ci viene somministrata sia attraverso la democrazia, che attraverso altre forme di potere: quello della magistratura, dell'informazione e del sistema sociale a cui apparteniamo. Sperando nella clemenza del tempo e nella certezza del dialogo e dell'ascolto partiamo subito dal potere legislativo ed esecutivo, da quindici anni schiacciato lungo un unico asse portante, quello dell'esecutivo e del premier forte, incapace di rendere i parlamentari veramente autonomi di scegliere le leggi del nostro paese se non dietro la pressione manichea di uno dei due leader maximi. Questa democrazia bipolare (termine psichiatrico, perché all'estero il bipolarismo è ben altra cosa) che temiamo possa diventare bipartisan, si basa, lo sappiamo benissimo su tre problemi di fondo:

  1. L'impossibilità di scegliere chi candidare e chi eleggere nei vari collegi elettorali (valido tanto per il Porcellum che per il Mattarellum, dato che i collegi uninominali erano comunque coptati dalle segreterie);
  2. La possibilità non remota di rompere il gruppo con cui si è stati eletti per creare nuovi partiti direttamente in parlamento con un numero esiguo di deputati e senatori solo per acquisire il potere di veto, soprattutto al senato, ma specialmente le esose prebende previste a spese dello stato;
  3. L'impossibilità di lasciare vuoti i seggi nelle istituzioni quando nessuno dei candidati soddisfi le nostre priorità politiche secondo il metodo del “Voto il NON VOTO...POSTO VUOTO”, che quindi non si somma all'astensione dovuta a cause diverse;

Se il tempo me lo consente e non vi annoio, citerò la magistratura oggi prigioniera di tempi colossali a fronte di una società in continuo mutamento. Non cito il conflitto tra politica e magistratura perché a mio avviso questo è frutto dei tempi colossali della magistratura a cui è impedito di decidere in tempi validi (tre massimo quattro anni) in modo definitivo, secondo la legislatura corrente se e come unire società e persone coinvolte in vari scandali, reati o delitti. I tempi lunghi, ne abbiamo tutti esperienza, permettono alla legislatura di cambiare, a fronte anche di una società che effettivamente cambia, non ce lo dimentichiamo, cambiando a volte radicalmente il significato del processo in corso, che diventa sempre politico e sempre incapace di scegliere esercitando il potere che gli è proprio. Siccome “verità e giustizia” sono necessariamente termini relativi alla costituzione della società e della legislatura che la rappresenta.
Idee diverse le ascoltiamo oggi solo dal Vaticano non ve lo dimenticate, mentre Berlusconi semplicemente annulla “verità e giustizia” con la sua volontà assolutamente legittima quando legittimata col voto, ma appunto relativa alla sua opinione e all'opinione di chi la sostiene con il voto in modo assolutamente democratico. Solo processi giunti in tre massimo quattro anni al giudizio definitivo (nel senso della procedura legale) potranno garantire l'efficienza della Magistratura e la sua capacità di esercizio effettivo del potere giudiziario, perché questi sono i tempi post.moderni dei cambiamenti sociali. Scavalcare di due-tre volte questi tempi significa annullare e penalizzare il necessario potere giudiziario.

Il tempo è appunto un tiranno ma voglio parlare anche dell'informazione, oggi tanto blandita e perseguitata allo stesso tempo. Il quarto, quinto e sesto potere ovvero il potere dell'informazione a mezzo stampa, televisione e internet sono oggi un unico immenso sistema di potere che inizia da pochi decenni e direttamente a livello globale a sostituire quello più vago della cultura a cui si accedeva per poi conseguire i tre poteri fino all'epoca classica (esecutivo, legislativo, giudiziario). L'epoca moderna si caratterizza e quella post.moderna lo amplifica dal cambiamento di forma di questi poteri (esecutivo e legislativo collassati insieme, specialmente in Italia; giudiziario in gravi difficoltà, non solo in Italia; il potere dell'informazione (informativo?) in piena espansione e per la prima volta in crisi, proprio in Italia; quello sociale.imprenditoriale, come avevo già accennato l'altra volta e come approfondirò oggi, se avrò tempo).
Viviamo il paradosso di usare il potere dell'informazione, di pretenderlo e di blandirlo ogni volta che compiamo un evento o che facciamo una conferenza stampa, perché sappiamo bene che questo crea o distrugge consenso sulle nostre tesi ed allo stesso tempo produce pressione politica sul potere “esecutivo.legislativo”.
Allo stesso tempo, ci insegnano gli Amici di Beppe Grillo/Meetup, l'informazione è oggi pessima perché controllata in modo eccessivo dal potere “esecutivo.legislativo”, politico tout court, ed ha perso la sua necessaria autonomia. Su questo paradosso spero si possa discutere in modo non ideologico proprio per approfondire questa impasse che viviamo e che soffriamo tutti “quotidianamente” e per il quale mi sto impegnando personalmente in modo maggiore (ad esempio creando una nuova testata nazionale, libera, meridionale). Il paradosso esiste ed è pertanto pericolosissimo, proprio in questi giorni osserviamo, oltre ogni limite l'asservimento di potere politico, un Berlusconi irato contro la stampa e la televisione, vissute ancora una volta come un sistema illiberale e banalmente comunista.
Se l'informazione non è libera per i movimenti, che sono la sinistra moderna di questo pianeta scisso tra globalizzazione e gravi problemi locali come il nostro, questa non è libera nemmeno per quella confindustria settentrionale rappresentata in prima persona da Berlusconi.
E' necessario istituzionalizzare pertanto l'informazione per sottrarla agli abusi del potere politico? In quali termini e con quali modalità potremo ottenere che questo potere torni democraticamente nelle mani dei cittadini.imprenditori ma anche e soprattutto precari.disoccupati.lavoratori.consumatori di questo paese? Ma di cosa sto parlando? Datemi il tempo di spiegarmi meglio.

Mi rendo conto che il tempo prima o poi finisce per tutti, ma infine devo ricordare velocemente la teoria dei Due Stati: quello del Nord che produce, perché la società è costituita da cittadini.imprenditori che sono anche lavoratori.consumatori, ed esporta al Sud tutte le sue merci, incluso i rifiuti tossici, in modo altamente efficiente, perché noi cittadini del meridione ci viviamo e ci pensiamo solo come lavoratori.consumatori e quindi ci condanniamo ad essere precari.disoccupati o peggio manodopera della camorra. Il sistema attuale di confindustria o delle cooperative, come pure di tutti i movimenti culturali e politici, tranne il nostro oggi qua a Napoli, subiscono l'errore umano di essere nati già per favorire l'idea di un cittadino settentrionale imprenditore.produttore ed uno meridionale precario.disoccupato.
Spetta a noi proprio in questa assise spezzare questa condanna dovuta ad oltre un secolo di colonialismo, prima savoia, poi fascista, quindi democristiano adesso bipolare. Mi permetto di osare ricordando che i Lord inglesi discendono dai Pirati e dai Filibustieri, che la nobiltà spagnola depredava ferocemente il centro.sudamerica e che anche oggi i grandi imprenditori cinesi e americani non si comportano certo meglio in Tibet, Darfur, Afghanistan e Iraq. I capitali della camorra, già considerata come la prima impresa d'Italia, l'unica multinazionale effettivamente già pronta del meridione, sono solo denaro sporco? Il denaro pulito non esiste! L'innocenza non esiste!

Ho osato troppo? In attesa che il potere politico, l'informazione e la magistratura inizino a combattere davvero la camorra per liberarci dalla loro violenza ma anche dai nostri pregiudizi nei confronti di chi, a mio avviso, necessariamente in modo illecito fa impresa (ma sono lecite le imprese del nord che scaricano da noi i rifiuti tossici? La camorra gli impone di farlo o sono le imprese legali del nord a creare da noi questo infame mercato sfruttando la manodopera della camorra come lavoratore.precario?).
I nostri pregiudizi sulla nostra capacità di essere imprenditori sono quelli che voglio scardinare: senza di questa non è possibile nemmeno pensare a noi stessi come società libera, perché saremmo automaticamente e necessariamente colonia di qualcun altro capace al posto nostro di realizzare quell'impresa che poi ci rende lavoratori e consumatori.
Spero lentamente di erodere le vostre certezze perché solo questo movimento oggi in Campani vede il proprio territorio e la propria capacità produttiva distrutta dalle scelte scellerate della confindustria settentrionale e solo da questo movimento oggi può nascere un nuovo sistema politico democratico che prenda atto oltre i punti da me esposti soprattutto della necessità di conoscerne le potenzialità e trasformarlo di nuovo in terra produttiva e fertile.

Dr. Manlio Converti

I sei punti esistenziali:
  1. mettere in primo piano il dramma dei rifiuti tossici provenienti dal NORD chedistruggono la nostra economia
  2. rilanciare iniziative democratiche; 3 proposte
    1. Voto il NON VOTO...POSTO VUOTO nell'istituzione
    2. Chiedere le primarie dei candidati nei singoli partiti
    3. Eliminare la legge che permette la creazione di nuovi partiti in parlamento

  3. chiedere TEMPI BREVI (4anni) per l'iter giudiziario dall'inizio fino al giudizio definitivo, perchè altrimenti tutti i processi diventano politici ed ogni 5 anni cambia il significato democratico di giustizia e le leggi relative
  4. cambiare i rapporti con il sistema dell'informazione per non cadere nel paradosso di chiederne il necessario aiuto ma disprezzarne il controllo da parte dei politici (usato come argomento in modo identico anche da Berlusconi)
  5. rivalutare il sistema sociale capendo che la camorra è al servizio degli industriali del NORD e dei politici corrotti e che dovrebbe essere invece:
    1. meglio sconfitta davvero e non certo sovvenzionata come adesso da industriali del NORD e politici
    2. al sevizio della borghesia imprenditoriale del SUD, che dovremmo diventare anche noi, nonostante la spinta eccessiva dell'ideologia veterocomunista in questo gruppo, perché il 99% della popolazione è solo consumista. lavoratrice.precaria.disoccupata. manodoperadellacamorra e questo rende fallimentare qualsiasi politica sociale.

  6. recuperare la popolazione consumista.lavoratrice... che preferisce l'ideologia del don't ask don't tell (non me lo dire non lo voglio sapere, ad es. non mi dire dove finiscono i rifiuti tanto la diossina non si vede...) che si somma al fenomeno Nimby già noto al gruppo per cui:
    1. proporre solo azioni POSITIVE solo con SI (cerchiamo circonlocuzioni e paradossi per dire SI anche quando sembra difficile non dire proprio NO)
    2. creare al SUD una realtà di cittadini.produttori.imprenditori capace di creare lavoro e ricchezza laddove oggi siamo appunto sudditi del NORD e controllati attraverso la CAMORRA

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