Richiamo Il direttore del settore ambiente Falkenberg: necessario fare di più sul piano

Rifiuti, dall'Ue nuovo pressing: sanzioni vicine

Mazzoni (Pdl): entro due settimane la decisione del deferimento alla Corte
28 febbraio 2012 - David Carretta
Fonte: Il Mattino

BRUXELLES. «Nel brevissimo periodo, non più due settimane, la Commissione europea deciderà se ricorrere nuovamente alla Corte europea di giustizia per la crisi rifiuti in Campania, chiedendo ai giudici di Lussemburgo di infliggere all'Italia una multa di diverse decine di milioni di euro».
Lo rivela al Mattino Erminia Mazzoni (foto in basso), presidente della commissione Petizioni all'Europarlamento, al termine di un'audizione sulla crisi rifiuti in Campania. Il commissario all'Ambiente, Janez Potocnik, «è incline a un'ipotesi di nuovo deferimento alla Corte», spiega Mazzoni, che accusa l'esecutivo comunitario di essere troppo «rigido» perché «non tiene conto delle differenze che si sono registrate nelle diverse aree del territorio regionale». L'audizione alla commissione Petizioni di ieri - la terza della legislatura sulla crisi rifiuti - è stato il primo dibattito pubblico a livello europeo dopo l'adozione del piano regionale sui rifiuti lo scorso 17 gennaio.
Nel dossier degli europarlamentari c'erano una ventina di petizioni sottoscritte da centinaia di cittadini e presentate tra il 2005 e il 2011. L'ultima, promossa dalla rete dei Comitati vesuviani e appoggiata da oltre duemila firme, sostiene che il piano regionale violi le norme europee sugli obiettivi fissati di riciclaggio, lo smaltimento edella gestione dei rifiuti urbani residui senza danneggiare la salute umana, e il controllo della filiera della tracciabilità necessario a contrastare il fenomeno dello smaltimento abusivo. «Il nuovo piano - ha detto Franco Matrone, rappresentante delle Comunità Vesuviane - prevede un obiettivo della raccolta differenziata del cinquanta per cento, mentre la norma europea fissa la soglia per riciclo e compostaggio al sessantacinque per cento».
Inoltre, secondo Matrone, «il piano è sproporzionato, prevedendo una presenza a valle di inceneritori folto più elevata di quella necessaia. Come a dire già da subito che la :ampania non raggiungerà mai obiettivo di riciclaggio non solo del 5%, ma anche del cinquanta per cen30. L'obiettivo dei firmatari della peti-ione è che la Commissione europea incoli l'erogazione dei centottanta Aloni di euro bloccati dalla proceura di infrazione comunitaria all'atiazione di un piano per il riciclaggio il compostaggio in regola con le norie Ue. Secondo Mazzoni, il problema entrale riguarda «la provincia di Na-oli». Grazie agli interventi degli asessori di Benevento, Avellino e Saler.o «abbiamo avuto l'evidenza che ci ono dei virtuosismi in Campania. La .povincia di Avellino certifica più del 2 per cento di raccolta differenziata. ;enevento supera la media nazionadel 50 per cento. Lo stesso dicasi .er la provincia di Salerno», spiega l'europarlamentare. Ma la Commissione europea appare inamovibile. Karl Falkenberg, direttore generale per l'Ambiente, ha riconosciuto un passo avanti della Campania con l'approvazione del piano di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ma ha espresso molti dubbi sulla sua implementazione. Secondo l'esecutivo comunitario, c'è scarsa attenzione alla raccolta differenziata, particolarmente problematica per la provincia di Napoli. Falkenberg ha evocato la possibilità di riportare l'Italia davanti alla Corte, perché i provvedimenti temporanei di gestione dei rifiuti sono insufficienti e manca ancora il piano per i rifiuti speciali. Insomma Bruxelles vuole mantenere una pressione sull'Italia con l'invio di una lettera di costituzione in mora che rappresenta la prima tappa della .pocedura d'infrazione al Trattato Ue. Le osserrvazioni che arrivano da Bruxelles vengono interpretate dal vicensindavo di Napoli Tommaso Sodano come «stimolo per accelerare sulla raccolta differenziata e riduzioe dei rifiuti».

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