Asia, al setaccio i nomi dei 350 operai assunti

Acquisiti dalla Digos elenchi e curricula del personale da assorbire entro il 2012
27 febbraio 2012 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Nomi, profili professionali, schede individuali. Poi il racconto di persone potenzialmente informate dei fatti. Eccoli i passaggi chiave dell'ultima tranche dell'inchiesta che scava nel pianeta Asia, la principale municipalizzata del comune di Napoli, da tempo target numero uno della Procura napoletana. Pochi giorni fa, la Digos ha acquisito una serie di tasselli destinati a finire nel fascicolo contenitore sull'azienda nata per raccogliere i rifiuti all'angolo della strada. Ed è in queste ore che c'è attenzione investigativa sul curriculum e sui profili professionali di 350 operatori ecologici destinati ad essere assorbiti nei ranghi della prima azienda controllata da Palazzo San Giacomo. Inchiesta condotta sotto traccia, la Procura usa il bisturi. Si punta a differenziare le scelte amministrative che in questi anni hanno scandito il rapporto tra la municipalizzata del Comune e le cooperative di lavoratori che di volta in volta usufruivano di commesse pubbliche. Doverosa a questo punto una premessa: nell'inchiesta su Asia, la Procura ha puntato i riflettori sulla precedente gestione (almeno fino al 2010), con il coinvolgimento dei alcuni esponenti della famiglia Cigliano, ma anche dei manager Giovanni Faggiano (Enerambiente) e Salvatore Fiorito (Davideco); altra cosa, invece, gli accertamenti condotti in queste settimane sulla gestione recente di Asia, dove non sembra siano emersi profili di responsabilità penali. C'è comunque la decisione dei pm di mettere a fuoco anche le scelte adottate dal management attuale. Ed è questo lo scenario in cui si registra un nuovo intervento della Digos del primo dirigente Filippo Bonfiglio. Chiaro il target dell'ultima mossa investigativa: in campo, c'è l'assorbimento di 350 ex dipendenti di coop private, lavoratori di lungo corso che da dodici anni attende uno sbocco definitivo in seno ad Asia. Chi sono? Quali sono le mansioni svolte in questi anni? Sono legittimati ad essere assunti con un contratto a tempo indeterminato nella struttura pubblica? Inchiesta condotta dai pm Danilo De Simone, Maria Sepe, Ida Teresi, in forza al pool guidato dal procuratore aggiunto Gianni Melillo. Assunzioni, assorbimenti, ritorno a casa, tanto per riprendere l'espressione adoperata dai vertici Asia, all'indomani del blitz firmato dalla Digos. Ma torniamo al punto iniziale: chi sono i 350 dipendenti su cui si sono accesi i riflettori della polizia giudiziaria? Tecnicamente sono dipendenti di imprese private - vale a dire Lavajet, Enerambiente e prima ancora Slia -, fanno parte del blocco di 1019 persone che tra 1999 e 2000 (quando nacque Asia) finirono in un elenco di nomi. Stando al protocollo iniziale, i 1019 operai dovevano essere assorbiti per rendere autosufficiente l'azienda municipalizzata. Un travaso di manodopera che finisce comunque in un fascicolo investigativo, anche per sgomberare il campo da ipotesi e suggestioni che emergono dagli accertamenti condotti in questi mesi sul pianeta rifiuti a Napoli. Nomi e curriculum passati al setaccio, non è impossibile immaginare lo sbocco delle indagini: l'escussione testimoniale dei dirigenti delle aziende in cui militavano gli operatori da assumere, ma anche di sindacalisti e manager protagonisti della nuova gestione dell'azienda chiamata a ripulire le strade e a differenziare la spazzatura dei napoletani. 

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