Rifiuti, arrivata la seconda nave per l'Olanda
NAPOLI - Flinterlinge. E' arrivata la notte scorsa nel porto di Napoli ed è la seconda nave che trasporterà i rifiuti del capoluogo partenopeo e della sua provincia in Olanda, giunta però al molo 44 con un giorno di ritardo a causa delle difficili condizioni meteomarine. E' entrata davvero nel vivo, quindi, la politica del rifiuto dell'asse De Magistris-Sodano che stanno tentando di ripulire la città all'ombra del Vesuvio dalle balle di pattume stipate nei depositi. Intanto, le attività di carico delle tremila tonnellate di rifiuto tritovagliato secco sono iniziate ieri e si concluderanno martedì prossimo con la partenza della nave. La Flinterlinge, proveniente da Gaeta, ha preso il posto della Nordstern che ha attraccato lo scorso gennaio nello stesso punto in cui ieri s'è dato il benvenuto alla nuova nave. Un'operazione, quella in corso, molto simile alla precedente. Costo: molto inferiore rispetto a quello previsto per l'impianto di incenerimento di Acerra o per altre regioni italiane. Lunga 91 metri e larga 14 metri, la Flinterlinge ha una stazza di 3mila 300 tonnellate ed è di proprietà della Flinterlinge BV con sede a Groningen, in Olanda. Costruita nel 2000 è stata acquisita nel 2005 quando ha acquisito dall'originale Lingedijk l'attuale denominazione. Dopo l'autorizzazione da parte della Regione Campania per il codice 20 (rifiuti solidi urbani ed assimilabili da commercio, industria ed istituzioni inclusi i rifiuti della raccolta differenziata) bisognerà attendere i dieci giorni necessari da parte delle autorità olandesi per poter trasportare via mare il cosiddetto tal quale'. "E' una notizia importante - ha commentato il sindaco di Napoli - stiamo rispettando gli accordi e onorando l'impegno preso con Bruxelles". Per il trasferimento del tal quale, invece, si attende il via libera dall'Olanda, dopo quello già ottenuto dalla Regione Campania: "Partirà la seconda nave, poi ci sarà la terza, la quarta e così via, con il secco e con il tal quale, tutto secondo programma" ha aggiunto fiducioso il primo cittadino sottolineando anche il fatto che "al momento non sono necessari accordi con altri Paesi, qualora ce ne fosse bisogno abbiamo già alcuni contatti". Insomma, non si esclude il ricorso ad ulteriori aiuti esterni: inizia così la ricerca della nuova meta verso cui potrebbero viaggiare i bastimenti carichi di rifiuti. In lizza, con estrema probabilità, ci dovrebbe essere la Germania e il termovalorizzatore di Bremerhaven, ma non è escluso qualche ulteriore accordo che la fascia tricolore di palazzo san Giacomo avrebbe potuto stringere in segreto in questi giorni di missione all'estero. Forse anche la Svezia con la centrale di smaltimento di rifiuti di Hogdalen (che non è l'unico della nazione del Nord Europa, ndr) che al momento cercherebbe materia prima' per produrre energia elettrica. A riprova del fatto che l'immondizia napoletana all'estere diventa oro. Tutto da verificare. Il trasporto rifiuti via mare rappresenta una sorta di prima assoluta non essendo previsto dalla normativa italiana, ma a rendere possibile il piano dell'amministra-zione comunale c'è di base un lavoro di sintesi da parte di Arpac, Asl, Ispra, Ministero dell'Ambiente, unitamente ad Autorità portuale e Guardia Costiera di Napoli, che ha permesso l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie in accordo con i regolamenti europei. Previsti anche controlli incrociati durante tutto il tragitto per garantire la massima sicurezza.