La discarica gestita dal Comune

l commisario all’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro, si congeda dal suo incarico con una riunione per la discarica ormai quasi ultimata di Sant’Arcangelo Trimonte. Tre i punti fermi scaturiti nel corso di un incontro tenutosi ieri pomeriggio a Napoli. In questa fase provvisoria la gestione della discarica è affidata, come da ordinanza emessa lo scorso 5 giugno, al Comune di Sant’Arcangelo Trimonte. L’ente locale si dovrà avvalere in questo periodo di transizione della «Daleco» l’impresa che sta realizzando la struttura. Successivamente la gestione sarà affidata alla Provincia. Tecnici del commissariato e del comune di Sant’Arcangelo hanno iniziato ieri sera un confronto ad oltranza per verificare tutti quegli elementi di preoccupazione che sono venuti alla luce in questi mesi. Inoltre per fare chiarezza anche sui qualitativi da sversare, e sulle possibilità esistenti di poter utilizzare questa discarica in un modo simile a quello di recente visionato a Sogliano sul Rubicone, in provincia di Cesena. Inoltre a livello di prefettura di Benevento vi sarà la convocazione di un tavolo «ad horas», per mettere appunto tutti i «ristori» che spettano ai comuni che ospitano le discariche. In particolare le tariffe che devono essere erogate per ogni tonnellata di rifiuti. Alla riunione oltre a De Gennaro e al suo collaboratore Giannini, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, il prefetto De Miro, il presidente della provincia Cimitile, l’assessore Aceto, il sindaco di Sant’Arcangelo Aldo Giangregorio con alcuni amministratori anche dei centri limitrofi. «Ho indicato il percorso metodologico da seguire, ora spetta agli amministratori locali ed ai tecnici portare avanti ciò che si è deciso in queste ore», ha commentato la presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo, al termine dell’incontro con De Gennaro. Secondo le previsioni la prima vasca della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte dovrebbe essere pronta nella prossima settimana. Nei prossimi giorni bisognerà definire nel dettaglio gli itinerari dei camion che devono raggiungere l’impianto, attraverso la statale 90 bis.