Verifica nella discarica di Chiaiano più pozzi per eliminare i miasmi dei gas

17 febbraio 2012
Fonte: Il Mattino

Il cattivo odore della discarica napoletana di Chiaiano prende allo stomaco. Eppure, spiega chi lì ci lavora, "questa puzza è il minimo che si possa avere. Altrove, come negli stir e negli impianti di compostaggio aerobico, il cattivo odore è molto più forte". II sopralluogo nella cava, dove dallo scorso 7 novembre non si sversa più, è stato organizzato dalla commissione di vigilanza sulla discarica di Chiaiano, presieduta da Salvatore Guangi, consigliere Pdl del Comune di Napoli "per verificare lo stato dei lavori".
Ci sono giorni, raccontano i tecnici, "in cui la puzza si sente di più. Dipende dal vento e dal tempo che fa. Le cose, però, vanno meglio da quando non si sversa più". II problema, sottolineano, è, "la vicinanza della cava al centro urbano". "A San Francisco - è l'esempio chefa Paolo Viparelli, consulente perla cava, della Sapna, società della Provincia di Napoli, che gestisce l'invaso - gli impianti sono costruiti praticamente nel deserto e il problema del cattivo odore non si pone". Per evitare i miasmi, che sono la maggiore preoccupazione di tutti, dice, sono stati aumentati i pozzi e le torce del biogas e la copertura semiprovvisoria, in attesa della chiusura definitiva, il capping". Per l'inizio dei lavori del capping, si stima un periodo tra i 6 e i 7 mesi, poi si procederà alla chiusura definitiva. Viparelli precisa, provando a tranquillizzare i cittadini che segnalano compattatori che percorrono via Cupa dei Cani, che non ci sono più sversamenti nella cava.

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