Navi in Olanda c'è il via libera per i sacchetti

Da Provincia e Comune arriva il sì ai nuovi viaggi Si attende l'ok da Rotterdam
Il piano Soltanto un altro carico di frazione secca: consentirà di svuotare l'impianto di Pantano
9 febbraio 2012 - ma.to.
Fonte: Il Mattino

Ancora un carico di rifiuti secchi, poi sarà la volta del tal quale, cioè della spazzatura prelevata dai sacchetti, che non ha subito alcun tipo di trattamento: dopo l'esito positivo del primo test, con il trasferimento di 1.804 tonnellate di rifiuti via mare, ripartono le navi verso l'Olanda. La decisione di andare avanti con i viaggi dei rifiuti napoletani in Nord Europa è stata presa ieri da Comune e Provincia, dopo una riunione a Palazzo San Giacomo. Il prossimo carico di frazione secca consentirà di svuotare il deposito di Pantano, ad Acerra, dopo che con il primo viaggio era stata trasferita la spazzatura dello stir di Caivano. Poi si incomincerà con la «monnezza» così come prelevata dai cassonetti: il via libera della Regione al trasferimento del tal quale è arrivato pochi giorni fa, mentre ora si attende l'ok da parte delle autorità olandesi, che, secondo Comune e Provincia, dovrebbe arrivare tra qualche settimana. Le aziende di smaltimento olandesi hanno spiegato più volte che, secco o tal quale, per loro non cambia niente: gli inceneritori «orange» riescono a smaltire entrambe le categorie di rifiuti solidi urbani. «Il piano di trasferimento di rifiuti via mare verso l'Olanda è frutto della collaborazione che in questi mesi è stata portata avanti da parte delle due amministrazioni», si legge nella nota congiunta diffusa ieri pomeriggio da Comune e Provincia e firmata da sindaco e vice sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e Tommaso Sodano, dal presidente della Provincia Luigi Cesaro e da quello del Consiglio provinciale Luigi Rispoli. La Nordstern, la nave che ha effettuato il primo trasferimento dei rifiuti in Olanda, è arrivata a Napoli lo scorso 7 gennaio. Per caricarla ci sono voluti tre giorni. La Nordstern è ripartita l'11 gennaio ed è giunta a Rotterdam il 22. Molto più rapide le operazioni di scarico in Olanda: sono durate soltanto 7 ore. Le balle di spazzatura napoletana sono state incenerite nello stabilimento della Avr. Per l'operazione, l'azienda ha intascato 110 euro a tonnellata, soldi sborsati dal consorzio costituito da Asìa e Sapna. Non è tutto, perché l'Avr guadagna altri soldi dalla vendita dell'energia prodotta dalla combustione della spazzatura, energia che contribuisce ad alimentare il sistema di riscaldamento di 50mila dei 600mila abitanti di Rotterdam. All'impresa olandese, in base al contratto già firmato, dovrebbero arrivare ancora circa 23mila tonnellate di rifiuti - frazione secca o tal quale, come detto, per gli olandese non fa differenza. Il contratto firmato dal consorzio Asìa-Sapna prevede infatti lo smaltimento complessivo di 25mila tonnellate. Ma la Avr potrebbe non essere l'unica azienda a smaltire in Olanda la nostra spazzatura: ci sono infatti trattative in corso tra il consorzio e la Eon, azienda di Delfzijl (ancora in Olanda), per 150mila tonnellate di rifiuti la prima nave. Le tariffe di smaltimento dovrebbero essere inferiori rispetto ai 110 euro a tonnellata spesi con l'Avr. SI parla di 85 euro a tonnellata Prezzi che sono sicuramente più vantaggiosi di qualsiasi altra ipotesi italiana: come risulta da una recente interrogazione parlamentare sui rifiuti, sono stati firmati contratti per far bruciate 10mila tonnellate di frazione secca a Padova e Trieste spendendo tra i 162 e i 175 euro a tonnellata. Quasi il doppio di quello che si spenderebbe a Delfzijl. Per non parlare del contratto chiuso con un'altra azienda italiana - di Busto Arsizio - per 225 euro a tonnellata. 

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