La protesta Al corteo con i comitati, nei giorni scorsi intimiditi dalla camorra, anche la Diocesi di Pozzuoli

Quarto, cinquemila in marcia per dire no alla discarica

Tremila in corteo e poi in cinquemila alla Montagna Spaccata, tanti erano i flegrei che ieri hanno sfidato il gelo per marciare contro l'ipotesi di apertura di una discarica nella cava del Castagnaro
5 febbraio 2012
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Dapprincipio tremila e poi sempre più persone — fino a cinquemila alla Montagna Spaccata — ieri, sfidando il gelo, hanno preso parte al corteo contro l'apertura della discarica nell'area del Castagna-ro tra Pozzuoli e Quarto. Il corteo è partito dalla villa comunale Giovanni Paolo II proseguendo per le principali strade cittadine fino a raggiungere via Campana nei pressi del Castagnaro. Secondo gli intendimenti della Regione sarebbe previsto il riempimento della cava della zona col famoso «compost-fuori specifica», rifiuti poco trattati ritenuti nocivi per la salute e per l'ambiente da esperti scientifici e comitati. «Diciamo no alla discarica», dice il presidente del "Comitato No alla discarica del Castagnaro", l'avvocato Luigi Russo, che nei giorni scorsi è stato oggetto di pesanti minacce di natura camorristica, «perché questo territorio è già stato martoriato in passato e non può essere ulteriormente devastato. Le numerose presenze provenienti da tutta l'area flegrea testimoniano l'interesse della comunità preoccupata del nuovo scempio». Tra i presenti, il sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso, numerose delegazioni politiche tra cui il segretario del Pd di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia e quello di Sel, Gianluca Morra. «E una mobilitazione pacifica che si appella alle autorità preposte — ha detto il sindaco —per scongiurare il colpo di grazia allo sviluppo di Quarto». Per domani in Regione è previsto un incontro con i Comuni flegrei ed il commissario prefettizio di Pozzuoli, Ugo Mastrolitto: il sindaco Giarrusso ribadirà quanto deciso in consiglio comunale la scorsa settimana e cioé «il no alla possibilità di riempire la cava del Castagnaro con compost fuori-specifica, perché nocivo». Nonostante il freddo, al sit in conclusivo alla Montagna Spaccata si sono sfiorate le cinquemila presenze. Anche la Diocesi di Pozzuoli coi parroci di Quarto hanno partecipato dopo aver promosso l'iniziativa. «Il nostro "no" è perentorio e il nostro piano di raccolta differenziata è una valida alternativa che proporremo in ogni sede», ha ribadito in chiusura il sindaco di Quarto ringraziando le associazioni convenute e le forze dell'ordine presenti. Al comitato va anche la solidarietà del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che in una nota ufficiale ha dichiarato di «essere vicino alle cittadine e ai cittadini di Quarto, scesi in piazza per dire no all'apertura di una nuova discarica nella cava del Castagnaro, in un'area che ha già pagato un prezzo altissimo». Rifondazione Comunista con la Federazione della Sinistra contraria al piano cave, denunciando intimidazioni anche con danni materiali contro il comitato anti-discarica, invita stamane col Coordinamento Civico Flegreo, il Comitato Castagnaro e la Consulta Permanente di Quarto ad una assemblea pubblica, dalle io, all'Hotel Santa Marta in Via Licola. Il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, è intervenuto sulla mobilitazione precisando «che l'eventuale decisione di aprire un sito non spetta a me ma al commissario per le discariche (con poteri speciali, ndr) Annunziato Vardè» al quale Cesaro ha comunque chieste verifiche tecniche sul sito. 

Powered by PhPeace 2.6.4