Si accelera sul piano. Adeguamenti tecnici negli Stir per trattare il «tal quale» in vista dei trasferimenti

«Rifiuti, allarme fondi: il 40% non paga la Tarsu»

L'assessore regionale Romano: urgente la verifica sulle risorse vertice con Comuni e Province
L'obiettivo «Verifica sulle risorse per garantire la sostenibilità del siste integrato dei rifiuti»
30 gennaio 2012 - Ciro Pellegrino
Fonte: Il Mattino

Sacchetti di rifiuti presi dai cassonetti, infilati negli impianti, triturati, imballati e poi spediti per essere smaltiti. All'estero, sì, o comunque verso qualsiasi altra meta che li richieda. Un risultato che arriva a seguito d'un iter di autorizzazioni e procedure: Giovanni Romano, assessore all'Ambiente nella giunta regionale guidata da Stefano Caldoro, fa il punto e spiega qual è ad oggi lo stato dell'arte sul versante smaltimento. Estemando anche un'altra preoccupazione. Quella dei soldi che non ci sono: in Campania 4 contribuenti su 10 non pagano la Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani, con conseguenze facilmente immaginabili per le casse dei Comuni e per la sostenibilità dell'intero sistema integrato. Cominciamo dalla vicenda rifiuti all'estero: qual è la situazione, oggi? «Allo Stap, Settore tecnico amministrativo provinciale di Napoli - spiega Romano - è arrivata la richiesta da parte della società provinciale SapNa di invio all'estero della spazzatura contrassegnata dal codice 20. Ovvero il cosiddetto "tal quale". Per far ciò la SapNa ha chiesto una variante, definita "non sostanziale", degli impianti di trattamento Stir di Tufino e Giugliano». In pratica la richiesta è quella di modificare alcuni aspetti del processo di lavorazione della spazzatura. E la Regione - che in questa partita non ha ruolo di gestore ma di controllore - ha invece giudicato queste modifiche «sostanziali». Dunque non è stato possibile concedere la autorizzazione semplificata per questo iter. Servirà la Aia, autorizzazione integrata ambientale. L'unica richiesta giudicata «non sostanziale» è stata quella di modificare l'attrezzatura nei due Stir aggiungendo - senza alterare la linea di lavorazione - un impianto che trita e imballa il rifiuto "tal quale". «Per un motivo molto semplice - illustra Romano - perché le attività di triturazione e imballaggio erano già previste nell'autorizzazione originaria di tutti gli impianti Stir». Il fatto che siano state autorizzate le attività di tritatura e imballaggio non significa che automaticamente viene autorizzato il trasferimento all'estero: una volta superato questo step, difatti, la palla passa alle autorità olandesi. Loro dovranno dire sì all'arrivo di questo tipo di rifiuto tritato e imballa-to nei loro inceneritori. Il collo di bottiglia in Campania resta quello degli stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti, i cosiddetti Stir, ingolfati: «In tutti i 7 impianti ci sono 90mila tonnellate di frazione umida - continua l'assessore regionale all'Ambiente -. Mandare "tal quale" all'estero significa quanto meno non avere più continua produzione di frazione umida». Romano è d'accordo solo in parte con il presidente della Corte d'Appello di Napoli, Antonio Bonajuto che venerdì, nella sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012, ha giudicato positivamente il trasferimento dei rifiuti all'estero «il più lontano possibile dai teatri delle imprese malavitose». «Qui in Campania il sistema è tutto sotto il controllo pubblico: discariche, termovalorizzatore, impianti. Diversa è la questione del trasporto dove vicende pregresse hanno evidenziato che possono esserci infiltrazioni e collusioni». Il discorso si sposta poi sulla questione economica connessa allavicenda rifiuti: «I Comuni sono indebitati, i Consorzi di bacino non sono più in grado di pagare gli stipendi, le societa provinciali sono in grandissimo affanno - dice ancora Giovanni Romano -. In Campania la riscossione della Tarsu arriva a stento al 60 per cento. C'è anche da dire che dal 1 gennaio ogni attività di riscossione non è più di competenza Equitalia ma è affidata direttamente ai Comuni. In settimana - conclude l'assessore - ho in programma incontri bilaterali con tutte e cinque le Province per discutere di piano regionale, dei piani d'ambito e soprattutto per capire il livello delle sofferenze finanziarie».

Powered by PhPeace 2.6.4