Aperta l’inchiesta sul dossier di De Gennaro

Rifiuto selvaggio, la nuova Procura regionale indaga sugli scempi strada per strada. Caccia a chi inquina
9 giugno 2008 - Leandro del Gaudio, Michele Tanzillo
Fonte: Il Mattino

La Superprocura indaga sulla denuncia del commissario Gianni De Gennaro. Il pool reati ambientali ha aperto un fascicolo sul dossier firmato dall’ex numero uno della polizia, che ha documentato sversamenti abusivi di ogni genere di rifiuto in strade e marciapiedi dell’hinterland metropolitano. Fotografie e filmati per ricostruire il continuo «abbandono di rifiuti in luoghi pubblici», che ora attendono una risposta di natura investigativa. Sarà dunque la cosiddetta Superprocura ad accertare singole responsabilità individuali (alla luce delle immagini scattate attraverso un servizio di appostamento) e possibili omissioni di natura amministrativa. Nella denuncia del superprefetto c’è uno spaccato dell’infinita emergenza campana. Tanto che in uno dei documenti indirizzati in Procura, De Gennaro fa esplicito riferimento alla parola «inconvenienti», per indicare una prassi che sembra consolidata: lo sversamento di carcasse di lavatrici, divani, materassi, parti di autoveicoli, rottami metallici e finanche residui ospedalieri. Immondizia che non potrà mai essere smaltita in una discarica o in un sito di compostaggio. Implicita, nella denuncia del commissario, la scarsa vigilanza delle polizie municipali e delle amministrazioni dei comuni interessati. Diversi i casi sollevati all’attenzione dell’autorità giudiziaria, ricostruiti nel servizio pubblicato ieri dal «Mattino». Rifiuto selvaggio a Pianura - il quartiere dove una mobilitazione popolare lo scorso gennaio si è opposta alla discarica di Stato - ma anche in alcune aree dell’hinterland: a Casoria, a Boscoreale e finanche non lontano dal sito casertano di Ferrandella. Scarico selvaggio, l’inchiesta si muove sulle linee guida tracciate dal commissario di governo che con i suoi appelli (ben 4 in due settimane a cavallo tra aprile e maggio scorsi) chiedeva ripetutamente maggiore vigilanza da parte di sindaci e squadre di polizia municipali. Appelli che hanno spinto De Gennaro a sfoderare le proprie capacità di poliziotto, nella difficile gestione dell’emergenza campana. E così il prefetto ha predisposto «in collaborazione con la Questura, mirati servizi di osservazione nei luoghi ove il fenomeno (abbandono di rifiuti in luoghi pubblici) si è reiteratamente manifestato nel breve periodo». Un’attività di appostamento in perfetto stile poliziesco, che ha dato i suoi frutti. E che mette in mostra l’ultima faccia della crisi in Campania legata allo smaltimento dei rifiuti, lo sciacallaggio di chi approfitta delle condizioni di degrado in cui versano strade e marciapiedi delle sconfinate province di Napoli e Caserta. Ora il dossier di De Gennaro finisce sulla scrivania di uno dei dodici pm chiamati a far parte della Procura regionale istituita dal decreto 90 del governo Berlusconi. Massima attenzione, ovviamente, sugli scarichi ospedalieri, che potrebbero far emergere un vero e proprio traffico clandestino a danno di cittadini e territorio.

 

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