«Bruxelles, che nostalgia Ma Napoli è la mia sfida»

Il primo cittadino ospite della città frequentata ai tempi dell'Europarlamento
27 gennaio 2012 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

BRUXELLES. Un viaggio che ha il sapore di un ritorno in quella che è stata per un po' la sua seconda casa. Luigi de Magistris rimette piede a Bruxelles dopo sei mesi, da quando cioè a fine giugno ha lasciato l'Europa per incompatibilità con la carica di sindaco. Qui ha vissuto, tra alti e bassi ma certamente tutto d'un fiato, la sua prima esperienza politica. Qui, da europarlamentare, ha mosso i primi passi in un terreno difficile ma che lo ha appassionato. Qui si è lasciato alle spalle gli anni delle battaglie in magistratura e delle violente polemiche che hanno accompagnato le sue inchieste.
Ora è tornato, ma in una veste diversa, con la responsabilità di essere sindaco di Napoli e di dover tirare la città fuori dai guai, da un'emergenza che sembra infinita. E così in questa missione di due giorni - in cui è stato accompagnato dal vicesindaco e assessore all'Ambiente Tommaso Sodano - si sono mescolate emozioni, tensioni e ricordi che il primo cittadino ha voluto prendere di petto: «lio provato un po' di sana nostalgia a rivedere Bruxelles - dice de Magistris al Mattino - Napoli è un'altra cosa ma mi stavo dedicando con passione e impegno, lavorando alacremente, al ruolo di presidente della commissione sul controllo degli atti di bilancio». Il ritorno a Bruxelles ha spinto comunque il sindaco a mettere in campo un nuovo progetto che si inserisce nel solco dei grandi eventi come la Coppa America, il Forum delle Culture 2013 e il World Urban Forum che puntano a rilanciare il capoluogo partenopeo nel mondo: «Mi sono reso conto che c'è grande attenzione all'immagine di Napoli che deve quindi sviluppare e potenziare sempre di più il suo rapporto con l'Europa recuperando una vocazione internazionalista - sottolinea - Ecco perché ho deciso di organizzare in città un'iniziativa con i rappresentanti dell'Ue, sia del Parlamento che della Commissione».
Ma all'incontro con il commissario Janez Potocnik ha partecipato la delegazione italiana al completo. L'asso nella manica calato sul tavolo dalle istituzioni è stata proprio la coesione bipartisan che è il frutto di un percorso avviato, tra mille difficoltà, dallo stesso sindaco, dal governatore Stefano Caldoro e dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, peraltro insieme con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Un gioco di squadra per tentare di archiviare annidi vergogne e fallimenti.

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