Rifiuti, l'Ue "grazia" la Campania
NAPOLI. Non ci sono le sanzioni ma neppure la certezza che il pericolo è scampato, anzi per l'Italia - e quindi la Campania e Napoli - arriva una sorta di commissarìamento, con un controllo costante nel tempo, da parte dell'Unione Europa a riguardo dello smaltimento dei rifiuti. Da una parte arrivano dunque buone notizie da parte della Commissione Ue presieduta da Janez Potocnik, che ieri ha come previsto incontrato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, il governatore della Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia, Luigi Cesaro ed il sindaco Luigi de Magistris. Sul tavolo qualcosa come trecento milioni di euro tra eventuali multe da comminare all'Italia e risorse bloccate da tempo proprio per la precaria condizione in ambito ambientale. «La Commissione Ue è pronta a scongelare progressivamente i fondi di coesione all'Italia congelati nel quadro della procedura per i rifiuti della Campania, "sotto condizioni" - spiega Potockinik in una conferenza stampa a seguito del vertice - l'Italia e la Commissione Ue lavoreranno insieme a livello tecnico per dare una risposta conclusiva alla crisi dei rifiuti in Campania entro giugno - prosegue - questo è l'impegno assunto dal ministro Clini - E una lotta contro il tempo - insiste, perché non possiamo dare tempi illimitati. La Ue «non sospende alcuna procedura - precisa inoltre - ma tiene in conto certi passi che sono stati presi dalle autorità nazionali e locali». Ma per Bruxelles, nonostante i progressi registrati, ci sono ancora troppi lati oscuri nella vicenda, motivo per cui prima di decidere del tutto, intende seguire lo stato dell'arte giorno dopo giorno «La Commissione Ue ritiene che l'Italia non ha ancora applicato la sentenza della Corte sui rifiuti in Campania - riprende Potocnik - e che la situazione non è ancora stabile». Ma c'è l'apertura affinché i 140 milioni di euro che serviranno alla Campania per migliorare il ciclo di smaltimento possano finalmente tornare a disposizione delle istituzioni e dei cittadini: «I fondi di coesione che saranno scongelati da Bruxelles - spiega Clini - dovranno essere finalizzati a sostenere il riciclaggio, le nuove tecnologie di gestione dei rifiuti e un aumento dell'efficienza della raccolta». Ma Clini torna anche sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore. «Se la malavita riesce ad impedire la gestione razionale dei rifiuti allora non è più un problema ambientale, ma di polizia e deve essere affrontato con altri mezzi - ribadisce il titolare del dicastero dopo quanto affermato nel primo incontro a Napoli - Se riusciamo ad andare avanti nel programma individuato congiuntamente con la Regione, la Provincia ed il Comune, riusciremo a dare concreti segnali a chi ancora spera di poter creare il caos a Napoli per poterci speculare sopra».