Discariche subito poteri speciali al commissario

Scatta il nuovo decreto si accelera sulla scelta dei siti
Vertice anti-multa a Bruxelles
25 gennaio 2012 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

L'Italia torna all'esame dell'Europa sull'emergenza rifiuti ma con in tasca il nuovo decreto che affida al commissario Nunzio Vardè ampi poteri speciali per l'apertura delle discariche. La missione politica è fissata per oggi pomeriggio a Bruxelles, quando il ministro dell'Ambiente Corrado Clini incontrerà il commissario europeo lanez Potocnik. Al fianco dell'esponente del governo Monti ci saranno i vertici di Regione, Provincia e Comune di Napoli: il governatore Stefano Caldoro, il presidente Luigi Cesaro, il sindaco Luigi de Magistris incontreranno il commissario all'Ambiente in seconda battuta. L'Italia resta sotto osservazione anche se in realtà il piano di «intenti», contenuto nella lettera di risposta alla messa in mora inviata lo scorso 16 gennaio, è stato già accolto con favore dalla commissione Ue. L'incontro tra Clini e Potocnik aiuterà a spiegame i dettagli e i tempi di attuazione.
L'impresa è riuscire a scongiurare il rischio di una multa record da oltre 500mila euro al giorno al nostro Paese. L'Europa ha inviato la lettera di messa in mora all'Italia a fine settembre 2011 perla questione dei rifiuti a Napoli sulla base di una sentenza del marzo 2010 per una procedura d'infrazione relativa all'emergenza del 2008. Quello che viene chiesto è di adeguarsi a quella sentenza della Corte di giustizia europea che condanna l'Italia per non essere riuscita a creare una rete di impianti adeguati a garantire lo smaltimento senza mettere in pericolo la salute umana e l'ambiente. La lettera italiana, che risponde ai rilievi mossi dalla commissione Ue, prevede il potenziamento della differenziata, il trasferimento fuori regione e fuori Italia (la prima nave è arrivata l'altro ieri in Olanda), la realizzazione dei termovalorizzatori e l'ampliamento delle discariche. Tutte misure previste nel piano rifiuti approvato in Consiglio regionale. Il nodo cruciale riguarda tuttavia le discariche: la capacità per il 2012 in Campania, si spiega nella missiva indirizzata alla commissione Ue, è di circa 700mila tonnellate (anche se oggi i cinque siti arrivano a 232mila tonnellate). Dal 2013 viene previsto un incremento fino a un milione di tonnellate.
Da qui le misure straordinarie previste nel decreto approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri: le discariche potranno infatti essere aperte «anche esercitando in via sostitutiva le funzioni attribuite in materia a Province e Comuni ed in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, nonché operando con i poteri e potendosi avvalere delle deroghe» alle leggi vigenti. Il provvedimento ha inoltre messo in campo altre novità importanti. Viene concessa, in primis, una proroga a tutti i commissari, dalle discariche ai termovalorizzatori fino agli altri impianti. Per gli Stir è stato introdotto il potere di esproprio: d'ora in avanti si potranno acquisire le aree confinanti in cui saranno realizzati i biodigestori. Le competenze sulla Tarsu restano ai Comuni almeno fino al 31 dicembre 2012: il decreto, prorogando l'intero impianto della legge 26, si allinea così a quanto stabilito dalla manovra Monti con cui si è tracciata la strada del rafforzamento dei poteri ai Comuni e dell'abolizione delle Province. Si autorizza poi la Regione ad utilizzare le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 per l'acquisto del termovalorizzatore di Acerra: l'impianto costerà 355 milioni di euro che verranno utilizzati dalla Protezione civile per chiudere il contenzioso con l'Impregilo. Sancita la proroga anche per il trasferimento fuori regione della frazione organica eccedente la quota dell'8 per cento prodotta con la raccolta differenziata. Nel decreto non c'è, invece, una norma ad hoc sul trasferimento dei rifiuti speciali non pericolosi fuori regione: la Campania potrà dunque continuare a esportare i rifiuti nel resto d'Italia attraverso accordi tra gli impianti.

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