Caldoro: «Subito le discariche»

«Per i trasferimenti nelle altre regioni ho parlato con Errani: serve un meccanismo che, nell'ambito di accordi tra Regioni e Governo, non blocchi i viaggi. O ci ritroveremo i cumuli in strada»
L'Ue sta valutando la lettera inviata dalle,autorità italiane. Il commissario Hahn: «Speriamo di uscire dal confronto con soluzioni tali da essere implementate in Campania»
20 gennaio 2012 - Mario Pepe
Fonte: Roma

NAPOLI. Discariche, differenziata e impianti. Con il primo punto prioritario. Il governatore Stefano Caldoro invita i Comuni ad accelerare sull'applicazione del Piano regionale per i rifiuti che, sottolinea, «ha ricevuto l'ok dell'Europa e ci consente di presentarci con le carte in regola davanti alle autorità». Bruxelles che, al momento, sta valutando la lettera inviata dall'Italia. Ma tra il dire, in questo caso l'approvazione, e il fare, nella fattispecie l'applicazione delle "prescrizioni" del documento, c'è di mezzo il mare. Proprio l'attuazione è la parte, secondo il governatore, più complessa: «Nel breve termine si deve puntare su un sapiente mix di sversatoi, impianti e differenziata». Con la priorità riservata ai siti dove portare la spazzatura. «L'apertura delle discariche non dipende certo da me, spetta agli enti locali, segnatamente i Comuni. In questo senso, ho già più volte rivolto loro i richiami a provvedere». La Regione, per parte propria, ha già adempiuto ai propri compiti: «I soldi per la differenziata li trasferiamo, man mano che arrivano da Roma, alle amministrazioni locali. La pianificazione è stata fatta, così come la nomina dei commissari per l'impiantistica». In questa fase, spiega Caldoro, «non si può fare a meno delle discariche, anche se, attraverso lo sviluppo degli impianti, contro i quali si sono sollevate le critiche degli ambientalisti, e della differenziata, puntiamo a ridurle. Quest'ultimo modello è stato quello adottato dall'Emilia-Romagna, dove ci sono ancora 22 cave attive nella ricezione della spazzatura. La Lombardia, invece, segue un'impostazione "impiantistica", bruciando tutto». Nessun timore, invece, per eventuali proteste, specie a Chiaiano, uno dei siti elencato nell'allegato alla lettera spedita dalle autorità italiane all'Unione europea: «Lì non c'è nessuna nuova apertura, si va ad esaurimento». Sul fronte della differenziata, la notizia positiva è che la Campana va attestandosi su una percentuale del 39 per cento che, spiega il governatore, «ci porta di sicuro tra le prime dieci regioni d'Italia». Resta, come, una situazione di «crisi strutturale, nel Napoletano come nella provincia salernitana», afferma Caldoro che, dice, «finora abbiamo tamponato anche con i trasferimenti, pari a 1.000-1.200 tonnellate al giorno, negli altri territori italiani». E proprio sul punto, oggetto di revisioni nel decreto varato di recente dal Governo (e ancora non pubblicato) che, in un primo momento, prevedeva la possibilità per la Campania di trasferire l'immondizia fuori dai confini senza la necessità di accordi preventivi tra le Regioni, Caldoro spiega che la questione è stata affrontata in una telefonata con il presidente della Conferenza, Vasco Er-rani. «Abbiamo convenuto sulla necessità di un'intesa che, nel rispetto degli accordi tra Regioni e Governo, non blocchi i trasferimenti così da garantire un meccanismo di solidarietà nazionale che oggi garantirebbe la Campania ma che, in futuro, potrebbe riguardare anche altri, vedi il Lazio. Non si possono bloccare i viaggi della spazzatura, perché altrimenti ci ritroviamo con i cumuli per strada». Ma sulla questione grava anche la spada di Damocle di un sentenza del Consiglio di Stato, attesa tra qualche mese, sui trasferimenti della frazione umida: «Se si dovesse stabilire che questo tipo di rifiuti non può uscire dal nostro territorio, ci sarebbe qualche problema». E il commissario per gli Affari regionali, Johannes Hahn, auspica che dal confronto sulla lettera inviata dall'Italia all'Ue si esca «con soluzioni tali da potere essere pienamente implementate in Campania».

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