Via libera per Chiaiano e a Savignano lavori finiti. Domani l´annuncio di Bertolaso e De Gennaro

9 giugno 2008 - Antonio Corbo
Fonte: Repubblica Napoli
È la settimana della svolta. Si profila l´apertura di due discariche. Domani l´annuncio su Chiaiano: sondaggi favorevoli, via libera. Alla stessa ora, le sedici, comincerà a Savignano, in Irpinia, il terzo e ultimo collaudo: pronto il primo dei quattro invasi, da stabilire solo i percorsi dei camion, non è un dettaglio. Sarà la prima discarica in ordine di tempo ad aprire, dopo Serre, l´unica in funzione. «Entro la fine della settimana si può già sversare», dicono nel cantiere di Savignano.
I sondaggi a Chiaiano ("carotaggi") hanno risolto i dubbi del Commissariato. Un intoppo ha dato la garanzia più attesa: l´impermeabilità della Cava del poligono, di proprietà dell´Arciconfraternita dei Pellegrini. Lo sonda si è bloccata a 80 metri di profondità: l´impatto che ha rotto una trivellatrice ha rivelato uno strato di pietra lavica. Non c´è quindi, secondo i tecnici, alcun rischio di infiltrazioni. Altri sondaggi sono arrivati fino a cento metri, senza trovare falde d´acqua. Gli esperti del comitato di garanzia per Chiaiano e Marano non si sono certo arresi. Il geologo Giovanbattista de Medici ha presentato una nuova perizia. In dodici punti le controindicazioni. Bertolaso, nella riunione di sabato, accolse il parere dell´esperto, fissando una riunione con i tecnici per domani alle 16. Con Bertolaso ci sarà anche De Gennaro. Il prefetto può chiudere così la sua missione a Napoli. L´annuncio rivaluta nel finale la tormentata gestione: disco verde per Chiaiano. L´annuncio doveva essere dato sabato, con un discorso di congedo. Slitta a domani.
Se la Cava del poligono sarà dichiarata agibile, come aveva già comunicato Berlusconi, permangono alcune perplessità. La prima è sui volumi. Dopo tre o quattro mesi di lavori, Chiaiano potrà ospitare molto meno delle previste 700 mila tonnellate. Massimo 150 mila. Il sito ha quattro pareti in dislivello: 70, 55, 40, 20 metri. La superficie deve coincidere con la parete più bassa, altrimenti si crea un piano inclinato con rischio di frane. È la tesi del professor de Medici, sostenuta anche dal geologo Ernesto Cravero per conto dell´Arciconfraternita. Dubbi per le strade di accesso in un quartiere fortemente urbanizzato.
L´assessore Mola ha incontrato sabato Bertolaso. Sulla differenziata il sottosegretario concede termini più elastici dei 30 giorni. «È stata una apertura importante, siamo comunque pronti con il nostro nuovo piano e onoreremo gli impegni. Con Bertolaso, siamo d´accordo: non contano i termini rigidi, le scadenze perentorie, ma gli obiettivi condivisi». Gennaro Mola ha ribadito a Bertolaso che il Comune di Napoli nei 30 giorni sceglierà la sede dell´inceneritore. Napoli Est nella zona degli impianti petrolchimici o Scampia, nell´ex Centrale del Latte. «È chiaro che il Comune vuol essere protagonista. L´inceneritore lo costruirà offrendo vantaggi al quartiere, non lo subirà attraverso l´appalto a gruppi industriali diversi dalla nostra Asìa. Confermo che è allo studio il modello di un azionariato: 51 per cento Comune, 49 per cento a privati cittadini. Andrò in settimana a Peccioli, in Toscana, o verrà qui Macelloni, presidente del consorzio Belvedere». Il sindaco Iervolino ha chiesto di programmare l´inceneritore in modo da offrire vantaggi al quartiere. Primo punto è una società unica di gestione per Chiaiano e termovalorizzatore.
La società "Ibi" ha intanto ultimato la discarica di Savignano. Stamane riunione con il comitato di garanzia con esperti della zona, delle istituzioni e dell´azienda. Domani pomeriggio il terzo e ultimo collaudo, dopo i test di Asl e Arpac. Il ritardo è dovuto anche al maltempo. La prima delle quattro vasche è pronta, ma piena d´acqua piovana. Bisogna rimuoverla. «Questo problema conferma la perfetta impermeabilità, non assorbe», dice il direttore del cantiere, Liberato Imperato. «C´è un fondo di argilla alto un metro con un doppio manto bentonico». Da tracciare l´itinerario dei camion. Tre le ipotesi: la migliore è anche la più debole perché prevede un tratto di strada oltre i confini campani, in provincia di Foggia. A Monteleone. Le uscite dell´autostrada Napoli-Bari esaminate sono tre: Benevento (Statale per Foggia, fino al bivio di Montacuto), Grottaminarda (via Orneta) e Vallata. Decisivo il parere delle questure di Benevento e Avellino. Devono sbrigarsi: mercoledì è atteso Berlusconi.

 

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