Tam tam sul web: pronto il presidio degli ambientalisti
NAPOLI. Sono già attesi presidi e proteste davanti alla sede del consiglio regionale del Centro direzionale (nella foto) per dire "no" al Piano rifiuti. Gli ambientalisti, infatti, hanno fatto un lungo tam tam in internet per organizzare un sit-in da stamane davanti al palaa,zc del Consigli Alla base della manifestazione soprattutto gli inceneritori, nel Piano sono quattro, che centri sociali e associazioni ambientaliste non tollerano. Soprattutto in virtù, adesso, della possibilità che con quelli di futura realizzazione (come Napoli Est e Salerno) potranno eliminare anche il tal quale residuo della raccolta differenziata grazie ad un sistema innovativo con riscaldamento ad acqua. Ma c'è da registrare anche il pesante intervento del "Movimento Cinque Stelle: aD Piano regionale, blindato alle osservazioni sostanziali, che sarà certamente approvato a tre giorni dalla data di scadenza europea con la solita emergenza, perché per qualcuno è un piano indiscutibile. Qualunque osservazione al Piano - continua la nota - è un avvallo a scelte e criteri lontani anni luce dalla nostra visione del problema. Non serve e non bastano i calcoli sul sovra dimensionamento, è un tornare indietro ad acquisizioni certe, fatte in anni di studi, confronti e ricerche. L'unico gesto possibile è un atto di denuncia e di accusa, senza se e senza ma, per scelte in contrasto con le direttive europee, in controtendenza con gli sviluppi anche economici delle tecniche dell'incenerimento che vedono Paesi come l'Olanda costretti ad importare "monnezza" da tutto il mondo perché i suoi impianti sono "scarichi". Ma questi sono gli anni più bui della nostra democrazia - insistono i "grillini" - anni in cui tutte le forme di partecipazione e di trasparenza di dialogo e di ascolto sono state ignorate; ignorate leggi popolari, referendum, raccolta firme, richieste di equità di trasparenza. Questi sono gli anni in cui la mafia dopo decenni di rapporti con il potere, ha preso il potere, sono gli anni di Cosentino, gli anni di Berlusconi, di Bertolaso salvatore della patria, di Clini, sul cui passato di "ambientalista" nessuno indugia, nessuno si interroga; sono gli anni della perdita dell'innocenza - conclude la nota - tutti i veli sono squarciati e tutti i volti scoperti».