Domani sit-in sotto il consiglio i gionale per chiedere un piano alternativo

Le associazioni scendono in piazza "Meglio puntare sulla differenziata"

Lettera ai consiglieri della Regione: "In Campania impianti di compostaggio"
15 gennaio 2012 - cri.z.
Fonte: Repubblica Napoli

APPUNTAMENTO al Centro direzionale, sotto le finestre del consiglio regionale, pergridare il proprio "no" a discariche e inceneritori. Alla vigilia dell'approvazione del piano regionale per i rifiuti tornano aorganizzarsi per manifestare in piazza i movimenti di cittadini campani che chiedono un piano alternativo basato su differenziatae compostaggio. Domani il raduno è convocato sotto gli uffici della Regione alle dieci. Tanti i manifesti e gli striscioni già pronti. I movimenti si riuniscono sotto la sigla di "Cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti" e hanno anche scritto una lettera ai consiglieri della Regione: «La durata degli inceneritori è di 25 anni a partire dal 2015. La vostra scelta avrà effetti fino al 2040. Fino ad allora inquineranno l'aria con inevitabili ricadute sulla salute dei cittadini—si legge nella missiva— La Germania e l'Austria riciclano il 65 per cento dei rifiuti e hanno il 34 percento di inceneritori e l'1 per cento di discariche. Non crediamo di essere meno capaci di loro. E impensabile che tutte le azioni previste dal piano non comportino una diminuzione dei rifiuti». Ultima perentoria richiesta: «Dotate da subito la Regione Campania di impianti di compostaggio». Le decine di associazioni impegnate sul fronte ambientalista, dalle Mamme vulcaniche all'associazione Melting Pot, dalla Rete comitati vesuviani alla Rete campana salute e ambiente, hanno anche appena presentato, con l'assessore alle Pari opportunità del Comune, Pina Tommasielli, e I'Isde (Medici peri' ambiente), il calendario 2012 "Per amore della mia Terra non tacerò", perla prevenzione dei rischi ambientali. Contrario al piano anche il Wwf: «La Regione si appresta a licenziare il piano rifiuti urbani che, aparole ha recepito le osservazioni presentate da associazioni e soggetti autorizzati ma che, in concreto, non è stato modificato in nessun punto». «Si stanno commettendo ancora gli errori del passato, preferendo la propaganda delle scelte impiantistiche invece di avviare una politica coerente con il quadro normativo nazionale e europeo — dice Stefano Leoni, presidente Wwf Italia— il piano proposto è chiaramente in contrasto con le linee dettate dall'Europa e dal quadro nazionale, quindi, saranno inevitabili nuovi contenziosi e nuove emergenze, se non verrà modificato drasticamente». Il Wwf Campania sollecita l'assessore Romano e i consiglieri regionali—ricorda Alessandro Gatto, presidente Wwf Campania — a non licenziare un piano con tanti punti deboli, che potrebberodecretare unabocciatura europea».

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