Rifiuti, corsa contro il tempo per fermare le sanzioni Ue

A Giugliano impianto con linea dedicata alle ecoballe
15 gennaio 2012 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

DIFFERENZIATA. Discariche. Termovalorizzatori. Ecoballe. Ecco le quattro parole chiave su cui l'Italia dovrà dare risposte convincenti all'Europa. E se sulla differenziata sono tutti d'accordo, sulle discariche si cerca di trovare un compromesso, sul capitolo impianti ed ecoballe è tutto ancora aperto. Per il termovalorizzatore da pochi giorni è stato aperto il dialogo competitivo (unico concorrente la A2a di Brescia) con il commissario Alberto Carotenuto per l'impianto di Napoli Est (il secondo in Regione dopo quello di Acerra), per cui, però, c'è il veto del sindaco di Napoli. Eproprio il ministro parla di «dettagli» da definire in queste ore. Le risposte all'Unione europea vanno inviate entro domani. E i "dettagli" potrebbero diventare l'ipotesi di creare un unico impianto li dove ora giacciono i sei milioni di tonnellate di eco-balle, cioè nel Comune di Giuliano, creando un impianto doppio, con una linea destinata a smaltire le ecoballe (e quindi senza tariffe) e due linee dasfruttare per i rifiuti ordinari. Ma non basta un'ipotesi. Servono un cronoprogramma e certezze. Il rischioè una multa checosterebbe al nostro Paese 500.000 euro al giorno. Il ministro Corrado Clini incontrerà il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik, il 25 gennaio, mentre la lettera— che la commissione si aspetta «concreta»—deve giungere entro do -mani. Un documento «condiviso» è quello a cui si punta. «E un'operazione complicata—afferma Clini — ma credo che riusciremo a convincere la commissione Ue». Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla di «paradosso» di fronte al rischio di «pagare errori e colpe» del passato. «Per questo — spiega de Magistris — stiamo cercando di far capire alla commissione che la musica è cambiata». E il vice sindaco Tommaso Sodano: «Per quanto riguarda le competenze del Comune daremo risposte certe: i risultati raggiunti con la differenziata e un cronoprogramma dettagliato, un impianto di compostaggio, i siti di tra-sferenza e le navi per l'Olanda». Intanto per alleviare il lavoro degli impianti di tritovagliatura (gli Stir) dei rifiuti campani, il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che agevola il trasferimento dei rifiuti fuori regione, fino al 31 dicembre 2012. Il ministro Clini però precisa: «I rifiuti vanno in impianti di altre regioni, ma non senza un accordo preventivo con la regione di destinazione. Nessun conflitto. Ci muoviamo in uno spirito di leale collaborazione tra le istituzioni». «Più che autorizzare lo smaltimento fuori regione — afferma Giovanni Perillo, direttore di Sapna — che comunque è consentito in vigenza della sospensiva del Consiglio di Stato (che si esprimerà entro il 27 giugno), il decreto offre la tranquillità necessaria agli operatori economici del settore, per la verità in gran parte pubblici, interessati allo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione negli Stir». Il decreto diventa importante anche «in vista del bando per lo smaltimento in territorio nazionaleecomunitario, che Sapna pubblicheràintempibrevissimi, che segue quello per i trasporti, in scadenza il 25 gennaio», conclude Perillo.

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