Decreto del governo: anche senza l'accordo delle Regioni. Scade l'ultimatum Ue, rischio maxi-multa

Rifiuti di Napoli in tutta Italia, la Lega insorge

Bruxelles avverte: "Entro lunedì vogliamo risposte sostanziali e non lettere generiche"
14 gennaio 2012 - Andrea Montanari, Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

NON c'è più margine di trattativa, né possibilità di proroghe per trovare una soluzione ai rifiuti in Campania. L'Europa ha messo in mora il nostro Paese (per una condanna del 2010) e ora chiede risposte definitive entro lunedì mattina. Un ultimatum di 72 ore, che spinge il governo a premere sull'acceleratore sul caso Campania ea varare un decreto legge che scatena l'ira dei governatori del nord e mal di pancia della Lega. Il nuovo decreto legge dà il via libera (fino al 31 dicembre2012) altra-sferimento dei rifiuti dagli impianti di tritovagliatura (ex Stir) campani fuori regione, senza il consenso delle Regioni interessate, ma grazie solo ad accordi commerciali. II provvedimento darà respiro agli impianti campani ormai saturi e sarà uno degli strumenti a disposizione del ministro dell'Ambiente Corrado Climi per la sua missione a Bruxelles il 25 gennaio. Ma Clini è preoccupato. «Entro la fine di gennaio dobbiamo trovare una soluzione ai rifiuti in Campania. Il rischio è di una multa da 500.000 euro al giorno fino a quando non si risolverà in modo adeguato la situazione. In Campania si gioca una partita difficile». La Regione dovrebbe approvare il piano perla gestione dei rifiuti entro la prossima settimana. «Così — prosegue il ministro — quando sarò a Bruxelles potrò esporre in modo razionale quello Ini. Scade l'ultiniatuni Ue, rischio maxi-multa che intendiamo fare, su differenziata, impianti e inceneritori». «Una decisione che va nella direzione giusta», commenta il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Contro il decreto del governo sui rifiuti, però, si schierano i governatori della Lega. «Sarebbe un atto gravissimo se davvero fosse previstala possibilità di scaricare i rifiuti di Napoli sulla altre regioni senza un'intesa», tuona il presidente del Piemonte Roberto Cota. Sulla stessa linea il governatore del Veneto, Luca Zaia, che definiscela decisionedel governo «regalo al centralismo e all'inefficienza». Per l'esponente del Carroccio si tratterebbe di una «pietra tombale della riforma federalista». D presidente della Lombardia Roberto Formigoni del Pdl prende tempo, ma il presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni della Lega parla apertamentedi «ennesimo attacco frontale al nord». Perché, dice: «Il decreto del governo lede il diritto di autonomia decisionale di ciascuna regione». Da Bruxelles, intanto, Joe Hennon, portavoce del commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik, fa sapere che la risposta dell'Italia alla Commissione europea potrà arrivare anche lunedì invece della scadenza prevista per la mezzanotte di domenica, ma dovrà essere«sostanziale» e «concreta», non una «lettera generica». «Quello che vogliamo capire è l'azione di breve periodo sul terreno — prosegue Hennon — ma anche l'azione di lungo periodo che renderà la Campania autosufficiente». Il nodo centrale rimangono inceneritori e discariche, su cui non c'è accordo tra Regione Campania e Comune di Napoli.

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