Le osservazioni al piano campano

Sindacati e industriali: troppi inceneritori, ma poco compostaggio

14 gennaio 2012 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Il piano regionale rifiuti, approvato ieri in commissione Ambiente e in discussione lunedì in consiglio regionale, dà troppo spazio all'opzione dell'incenerimento. Lo scrivono il ministero dell'Ambiente,Confindustria, Arpa Campania e Cgil, nelle distinte osservazioni presentate al documento. «Per la termovalorizzazione», nota l'associazione degli industriali, «si ritiene esuberante la potenzialità indicata, superiore di 400.000 tonnellate annue a quella necessaria».
L'Arpac non è meno netta: «Gli inceneritori previsti nel piano (oltre a quello di Acerra, già in funzione, due nuovi di zecca, più un gassificatore ed un impianto interamente dedicato alle ecoballe accatastate a Giugliano, ndr) risultano sovradimensionati». Il ministero,poi, sostiene: dl piano sembra impostato principalmente alla realizzazione di inceneritori e discariche, in contrasto con i principi enunciati nel piano stesso e dichiarati nella gerarchia comunitaria». La Cgil, infine: «Piano sbilanciato».
Giudizi sui quali si è soffermato ieri Pio Russo Krauss, medico, uno dei membri dell'associazione Marco Mascagna, nell'ambito di una conferenza stampa promossa col comboniano Alex Zanotelli. «Il punto», ha sostenuto, «è che il testo regionale non rispetta la normativa europea, la quale impone di privilegiare la riduzione dei rifiuti ed impone il 50% di differenziata entro il 2020. Ignora anche la legge nazionale, secondo cui bisognerebbe conseguire il 65% di differenziata entro la fine del 2012. Su questi presupposti, sovrastima la necessità di impianti di incenerimento, laddove prevede che oltre la metà dei rifiuti prodotti debba essere bruciata».
Troppi inceneritori, insomma, e non abbastanza impianti di compostaggio, indispensabili a trasformare la parte umida del rifiuto (circa il 4o% del totale), adeguatamente differenziata, in fertilizzante ed in compost. Su questo punto insiste in particolare l'Arpac: «Si registra una sottostima del fabbisogno impiantistico re - gionale degli impianti di compostaggio, che non dovrebbero fermarsi al trattamento del 50% dei rifiuti, ma arrivare al 65%».
Comitati e cittadini hanno convocato un sit in davanti al consiglio regionale lunedì. Ci sarà anche il Wwf. Ieri il presidente nazionale dell'associazione, Stefano Leone, ha rilanciato l'allarme sul rischio di nuove sanzioni europee: dl Piano proposto è chiaramente in contrasto con le linee dettate dall'Europa e dal quadro nazionale». Il Pd a sua volta annuncia la presentazione di emendamenti. il documento sottostima la riduzione della produzione a monte dei rifiuti e la prospettiva di raccolta differenziata, che ferma al 50%», dicono i consiglieri regionali Amato, Casillo, Caputo, Esposito.

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