I dettagli del piano inviato a Bruxelles per evitare la supermulta: sversatoi insufficienti

Trasferimenti all' estero e nelle Regioni apre Paenzano, resta il nodo discariche

Resta il termovalorizzatore di Napoli Est ma non si fa cenno alla controversia in atto
Tra i paesi presi in considerazione per i trasferimenti Danimarca, Svezia, Belgio, Germania
18 gennaio 2012 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

«LA risposta dell'Italia verrà discussa il 25 gennaio». Questo confermano i portavoce della Ue, e dunque il rischio di multa è allontanato di almeno dieci giorni, fino all'incontro, già programmato, con il ministro per l'Ambiente Corrado Clini. Certo la Commissione europea tiene le autorità italiane sulle spine. Prende atto con soddisfazione che è stato approvato il piano regionale; riassume che sono stati assicurati «più riciclo, realizzazione di nuovi impianti di trattamento e un aumento della capacità di gestione nel territorio»; accoglie «favorevolmente» i nuovi sviluppi. Al contempo ribadisce che «le autorità italiane devono intraprendere urgentemente tutte le misure che possano contribuire a migliorare la situazione».
Le nostre istituzioni ovviamente guardano alla parte piena del bicchiere. «La Ue aspettava il nostro piano - dice l'assessore regionale Giovanni Romano -. È un provvedimento indispensabile che, unito ad altre azioni, può evitare le sanzioni. Ringrazio il Consiglio. Noi stiamo facendo la nostra parte, destinando al ciclo dei rifiuti 200 milioni. Auspichiamo che da Bruxelles arrivi ilvia libera all'utilizzo delle risorse attualmente bloccate, pari a 145 milioni». Dal Comune di Napoli ecco invece il vicesindaco Tommaso Sodano, che esalta gli sforzi per «uscire definitivamente dall'epoca delle emergenze e dei commissari» e nota che «non si è trattato solo di evitare una sanzione europea, ma di dimostrare che il cambio di passo segnato in questi mesi può diventare definitivo». Fra gli impegni assunti i più rilevanti restano la differenziata  al 60 per cento a Napoli entro il 2013, una strategia che punta ancora molto per quest'anno ai trasferimenti fuori regione, sperando nelle nuove discariche a partire dal 2013. Infine il termovalorizzatore di Giugliano per smaltire le ecoballe.
Discariche - È ancora uno dei punti più critici. L'ultima lettera della Ue segnalava come insufficiente la capienza residua di quelle attuali, 743mila tonnellate che porterebbero a chiusura totale nel 2014. Quella capacità non è certo mutata, viene anzi stimata oggi a 482mila, comprensive dell'ampliamento in programma a Sant'Arcangelo Trimonte a 700mila. Urge trovarne di nuove. La prima è quella di Paenzano 2, nel nolano, che viene data in apertura per aprile, con una capacità di 220mila tonnellate. Il resto è ancora su carta. Sei siti possibili individuati in provincia di Napoli e4 in provincia di Salerno. Scelta ancora da fare, ma previsione di loro apertura nel 2013 per complessivi 1,5 milioni di tonnellate, quanto basta per tirare avanti fino all'entrata in funzione dei termovalorizzatori.
Trasferimenti - Il caso Puglia e il blocco operato dal Tar Lazio avevano allarmato molto Bruxelles. La rassicurazione si basa ancora molto sui meccanismo legali italiani: il 6 dicembre il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione di quel provvedimento, dando però 180 giorni al ministero dell'Ambiente per allestire una relazione. Insomma, per altri sei mesi si respira, grazie ai viaggi per nave verso l'Olanda, 200mila tonnellate, più altri contatti in corso con Danimarca, Svezia, Belgio, Germania. Il «fuori Campania» resterà metodo elettivo per il 2012, si smaltiranno così 300mila tonnellate contro le 287mila esportate nel 2011, mentre il quantitativo verso le discariche regionali scenderà da 194 a 150mila. Ma nel 2013 ecco prevista la totale inversione di tendenza: 300mila tonnellate alle discariche e solo 60mila fuori regione. E nel 2014 ecco 360mila nelle discariche e nulla fuori. Tutto ciò a quantitativo sostanzialmente invariato (630mila tonnellate annue) da smaltire nel termovalorizzatore di Acerra.
Inceneritori - La novità è terminologica: si parla apertamente di incenerimento, la parola non è più tabù. Di Acerra si è detto. Difficoltà invece per Salerno e Napoli. Nel primo caso l'apertura è rinviata alla seconda metà del 2015. Per Napoli Est invece, senza prolungarsi sul dissidio con il Comune, si ribadisce che è in corso l'iter del cosiddetto «dialogo competitivo», nessuna previsione sui tempi. Infine è dato in avvio l'iter per il gassificatore in provincia di Caserta, dove però è piena bagarre politica: Paolo Romano, presidente del consiglio regionale, nega qualsiasi possibilità di collocarlo a Capua o nelle aree limitrofe a Ferrandelle o Lo Uttaro, come era invece nei desiderata della Provincia di Domenico Zinzi.
Capitolo a parte per le famigerate ecoballe stoccate in gran parte nel giuglianese. Si farà un impianto ad hoc. Apertura prevista nel 2015, capacità di 400mila tonnellate l'anno. Morale: trattandosi di 6 milioni di tonnellate, si bruceranno balle fino al 2030.
Altri impianti - Tre compostaggi (Giffoni Valle Piana, Eboli e San Tammaro) entro il 2012. Fra il 2014 e il 2015 altri sei impianti di biodigestione anaerobica presso altrettanti Stir. En passant, si segnala che Napoli è disponibile a un impianto di compostaggio, senza menzionare che è in alternativa al termovalorizzatore.
Differenziata - Viene innanzitutto esibito il buon dato a livello regionale, 39.7 per cento nel 2010. Poi ecco il programma di Napoli, centrato sul passaggio da 230mila utenti serviti a 600mila entro il 2013. Previsione condita dal dato che vuole la differenziata già mediamente al 65 per cento nelle zone in cui è già applicata.

Powered by PhPeace 2.6.4