Le reazioni

«Abbiamo fatto la nostra parte, ora Bruxelles sblocchi i fondi»

La polemica Il presidente del Consiglio regionale «Gassificatore in provincia di Caserta ma non a Capua»
L'assessore Romano: scelte serie
Il vicesindaco Sodano «Così garantiamo la svolta»
18 gennaio 2012
Fonte: Il Mattino

Inviato il dossier a Bruxelles, i politici campani tirano un sospiro di sollievo e spiegano perché sperano di evitare la maxi multa. «Le notizie che arrivano in queste ore confermano che la Ue si aspettava il Piano regionale rifiuti, attendeva cioè la sua definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale e che, dunque, questo strumento di programmazione si rivela un provvedimento indispensabile che unito ad altre azioni può evitare le sanzioni» sostiene l'assessore all'ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano che poi aggiunge: «Noi stiamo facendo la nostra parte fino in fondo, destinando al ciclo dei rifiuti 200 milioni di euro che serviranno anche alla doverosa bonifica delle discariche. Auspichiamo, dunque, che da Bruxelles arrivi il via libera all'utilizzo delle risorse attualmente bloccate pari a 145 milioni di euro, necessari per completare gli interventi per l'attuazione del Piano».
Secondo il presidente del consiglio regionale, Paolo Romano, il piano rifiuti esclude Capua dalle aree dove sarà possibile costruire impianti: «Il mio emendamento presentato ed approvato in commissione Ambiente a firma del collega Fulvio Martusciello stabilisce il divieto di realizzare impianti di termovalorizzazione o biogassificazione laddove sono stati previsti per legge i programmi di risanamento e mantenimento della qualità dell'aria. Il Piano per i rifiuti ora approvato prevede certamente la realizzazione di un impianto di smaltimento nel Casertano e spetterà senz'altro alla Provincia adoperarsi per l'individuazione delle aree più opportune e idonee. Tuttavia queste non potranno essere indicate laddove insiste quel doveroso vincolo di tutela ambientale che il mio emendamento ha inteso stabilire».
Soddisfatto anche il vicesindaco Tommaso Sodano che dice: «La lettera inviata all'Ue è frutto degli sforzi che la nostra amministrazione, insieme alle altre istituzioni, sta compiendo per costruire un ciclo dei rifiuti che faccia uscire definitivamente dall'epoca delle emergenze e dei commissari». Poi Sodano entra nel merito dei provvedimenti previsti: «Per quanto riguarda il Comune, la lettera sintetizza le misure già attuate e gli impegni in corso il piano di ampliamento della raccolta differenziata, con l'estensione del porta a porta che ad oggi ci ha portato ad essere la seconda città in Italia per abitanti coinvolti e che in futuro arriverà a coinvolgere ben 600 mila cittadini; la creazione di siti di trasferenza che hanno permesso di attenuare le criticità di questi mesi in merito allo smaltimento e che, per mezzo degli ampliamenti previsti, forniranno un contributo prezioso nella stessa direzione; il trasferimento in Olanda dei rifiuti via nave; la creazione di un impianto di compostaggio su un sito di proprietà comunale».
Ottimista anche il presidente della Provincia, Luigi Cesaro: «Già il 29 dicembre scorso - dice - abbiamo provveduto a recapitare al ministero le nostre risposte all'Ue. Crediamo che tutte siano state convincenti anche perché illustravano un piano che prevede la filiera corta, cioè lo smaltimento vicino al luogo di produzione dei rifiuti, così come richiesto dall'Unione europea».

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