Le tappe Sotto esame i contenuti delle iniziative adottate Il 25 gennaio l'incontro tra Clini o Potocnik

Rifiuti, l'Europa avverte: alto il rischio sanzioni

La commissione Ue: verificheremo l'efficacia del piano, Campania sorvegliata speciale
18 gennaio 2012 - David Carretta
Fonte: Il Mattino

BRUXELLES. La Commissione europea ieri ha iniziato a «esaminare» il contenuto della lettera che l'Italia ha inviato lunedì per tentare di evitare una nuova condanna della Corte europea di giustizia sulla crisi rifiuti in Campania.
Ma la lettera del governo e l'adozione del piano della regione potrebbero non bastare per chiudere definitivamente il caso. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Mattino, la Commissione non si fida e si starebbe orientando a «congelare» la procedura di infrazione avviata nel 2007 per verificare se l'Italia implementerà davvero tutte le misure contenute nel piano. Così, in caso di passi falsi o marce indietro, l'esecutivo comunitario potrebbe rapidamente chiedere ai giudici di Lussemburgo di condannare l'Italia a una multa da diverse decine di milioni di euro.
«Abbiamo ricevuto la risposta e adesso la stiamo valutando», ha annunciato ieri il portavoce della Commissione, Valero Ladron: «Ci è stato notificato che il piano di gestioni dei rifiuti è stato adottato dal consiglio regionale della Campania e ora ci aspettiamo che venga applicato». Dopo aver ricevuto la lettera, la Commissione ha di fronte tre possibilità.
Se il piano della regione non dovesse essere conforme alle attese di Bruxelles, l'esecutivo comunitario chiederà alla Corte europea di giustizia di infliggere all'Italia una multa di una ventina di milioni per non aver recepito la precedente condanna del 2010.
La seconda ipotesi è di dichiarare conclusa la procedura di infrazione aperta nel 2007, perché la legislazione italiana si è conformata ai dettami europei. Ma, visto il clima di sfiducia che si è creato in più di quattro annidi controversie sulla crisi rifiuti, la Commissione «potrebbe anche congelare il caso» per vedere se la Campania rispetterà la parola data, spiegano fonti comunitarie.
Bruxelles ha comunque accolto «favorevolmente» la lettera e il piano della regione. Nella missiva l'Italia «ha spiegato quali azioni sono state prese dalle autorità regionali e qual'è il piano di gestione rifiuti» per porre fine all'emergenza, ha detto il portavoce della Commissione. La lettera contiene «rassicurazioni sull'effettiva realizzazione». Ma sulla necessità di implementazione, il portavoce è stato esplicito: la Commissione «esorta le autorità italiane ad assicurare un'attuazione efficace del piano».
Secondo l'esecutivo comunitario le autorità italiane devono «prendere urgentemente tutte le misure che possono contribuire a migliorare la situazione: rafforzare la raccolta differenziata, aumentare il recupero dei rifiuti organici, trasportare una parte dei rifiuti fuori dalla Cam - pania per riciclarli o incenerirli, costruire nuova capacità di recupero dei materiali e dell'energia, così come nuove discariche in Campania». E «ci deve essere un'attuazione effettiva a breve termine», ha detto il portavoce.
Il commissario all'Ambiente, lanez Potocnik, ora «sta approntando la risposta» per le autorità italiane. Dopo una prima lettura, la Commissione intende analizzare il piano della regione Campania in modo molto rigoroso. Secondo fonti comunitarie, il commissario vuole andare «velocemente»: Potocnik incontrerà il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, il 25 gennaio a Bruxelles e potrebbe essere la prima occasione per rendere pubbliche le valutazioni della Commissione. Ma il commissario non ha mai nascosto la sua esasperazione per una vicenda che si trascina dal 2007. In un'audizione davanti alla commissione Petizioni dell'Europarlamento, Potocnik aveva definito la crisi in Campania «una vergogna che va avanti da anni. Napoli è una storia di cui nessuno può essere fiero».

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