L'ex presidente dell'Asia: "Non c'erano progetti coerenti con la mia professionalità. Continuerò a tifare per questa città"

Rossi, divorzio ufficiale: "Vado via da Napoli"

"Qui non c'era altro che potessi fare con la mia esperienza: ho altre proposte di lavoro"
17 gennaio 2012 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli

RAPHAEL Rossi, dicono che andrà a lavorare per il Comune di Milano: ha in serbo la peggiore beffa? «Non posso smentire, né confermare. Scriva però che faccio il tifo per Napoli». Il divorzio era nell'aria, ora diventa ufficiale.
«L'AVEVO detto, io non cercavo il "posto"». Raphael Rossi, l'ex presidente dell'azienda per i rifiuti Asia a cui il Comune ha revocato il contratto il primo gennaio, va via da Napoli. «Non c'erano progetti coerenti con la mia professionalità». Non potevano impegnarlo le offerte risarcitone: il ruolo di direttore generale delle Terme di Agnano, né quello alla Elpis, néaltri «che pure sono seguiti, lontani da quello che so fare». Decisione che immediatamente attira decine di commenti, sul web, a sostegno di Rossi. «Che peccato, ha vinto Rossi, e mi spiace, ha perso Napoli», scriveva gli altri Martin Rua.
Così lo strappo consumato tra i vertici di Palazzo San Giacomo e il manager torinese (paladino della Rete dopo che, a Torino, aveva rifiutato una tangente e denunciato il tentativo di corruzione) arriva al capolinea. Rossi invia una nota «per non alimentare polemiche». E risponde a Repubblica: «Continuo anon saper spiegare perché è andata così, resto convinto del bel lavoro fatto a Napoli, con il sostegno della città. Ma qui non c'era altro che potessi fare in linea con la mia esperienza, e per fortuna non mancano altre proposte da altre città. Voglio prenderle in considerazione: dal 2 gennaio sono un manager libero, c'è stata la mia revoca. Che io con serenità continuo a definire tale».
Un contratto che doveva durare 3 anni si ferma a 6 mesi. Rossi avrà ricevuto un'offerta di buonuscita? «Non è prevista alcuna buonuscita, perché il Comune ha inteso di interrompere prima il rapporto; a meno che il dirigente non ritenga di aver subito un torto, e a quel punto lo contesta, ma questo aspetto francamente non è di interesse pubblico, attiene al limite alla valutazione di alcuni diritti della persona».
Per caso, Rossi, c'è anche un incarico a Milano tra le proposte? «Non posso rispondere». Ma lui non chiude la porta a Napoli. E, proprio comenei divorzi tra personalità carismatiche e ad alto tasso mediatico, affida le parole dell'addio ad una nota ufficiale. «Per evitare ulteriori polemiche o supposizioni e per rispondere alle numerose sollecitazioni su quale sarà il mio futuro a Napoli - scrive Rossi - abbiamo convenuto con il sindaco che per ora non ci sono progetti (...). Rimarrò un sostenitore di Napoli da lontano. Ringrazio i cittadini per la vicinanza, l'affetto e il sostegno. Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto: insieme ai colleghi e alla cittadinanza, abbiamo permesso di far fare a Napoli sostanziali passi in avanti».

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