Bruxelles avverte: saremo veloci non si può perdere altro tempo
La portavoce Westeren: studieremo la replica in modo attento poi decideremo il da farsi
BRUXELLES. Un altro ritardo, che certo non migliora l'opinione che si è fatta la Commissione europea della gestione della crisi rifiuti in Campania: la lettera che l'Italia doveva arrivare entro domenica a mezzanotte - salvo ottenere una proroga di quallche ora da parte dell'esecutivo comunitario - è stata inviata da Roma nella serata di ieri, quando quasi tutti i fu nzionari avevano lasciato il palazzo della Commissione. Con il testo si risponde «puntualmente ed esauriente-mente» alle osservazioni europee, hanno detto all'Ansa fonti qualificate. A Roma, il ministero dell'Ambiente rigetta le responsabilità della mancata puntualità sul dipartimento delle Politiche Comunitarie che, contattato dal Mattino, non ha replicato. Durante la giornata, nei corridoi dell'esecutivo europeo, i funzionari oscillavano tra l'ironia per «i soliti italiani» e la rassegnazione di fronte a una vicenda che si trascina da più di quattro anni. «La scadenza era ieri a mezzanotte, ma dato che era domenica stiamo ancora aspettando», ha spiegato a mezzogiorno Joe Hen-non, il portavoce del commissario lanez Potocnik. «La aspettiamo entro mezzanotte», ha ribadito nel tardo pomeriggio un'altra portavoce, Monica Westeren.
Una volta giunta al Segretariato Generale della Commissione, la lettera passerà alla direzione generale Ambiente, che la analizzerà in stretto contatto con il commissario Potocnike la sua squadra. «La guarderemo rapidamente», spiega Westeren: «Studieremo in modo molto attento la replica, poi decideremo i passi successivi». Bruxelles esige un piano dettagliato, che preveda misure di breve periodo e una strategia di lungo periodo volta a risolvere in modo definitivo il problema immondizia. Potocnik vuole «sapere come elimineranno i rifiuti che si sono accumulati, quali piani hanno perla raccolta e la differenziazione dei rifiuti e i loro pia-ni per l'infrastruttura, cioè cosa faranno riguardo al riciclaggio, all t onveraione drl rifiati in inerzia». avevasicordato Aennon la scorsa settimana.
«Abbiamo interesse a muoverci molto velocemente in questa vicenda che sta durando da troppo tempo», spiega Westeren. Secondo la portavoce è impossibile prevedere i tempi, ma qualche indicazione sulla valutazione di Bruxelles potrebbe venire dall'incontro tra Potocnik e il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, la prossima settimana. Poi la Commissione «avrà tre opzioni», dice Westeren. Se il piano rifiuti non rispetterà le attese di Bruxelles, la Commissione riporterà l'Italia davanti alla Corte europea di giustizia, dopo la condanna del 2010, per chiedere una multa di diverse decine di milioni di euro. Se il giudizio di Potocnik sarà positivo, l'esecutivo comunitario potrebbe chiudere la procedura di infrazione avviata nel 2007. Ma, visto il clima di sfiducia che si è creato tra promesse violate, scadenze mancate e continui ritardi, esiste anche una terza opzione: «potremmo congelare il caso» per vedere se la Campania rispetterà davvero la parola data, avverte Westeren.