Rifiuti in Consiglio lunedì 16: ecco il Piano in pillole

12 gennaio 2012 - Antonella Autero
Fonte: Denaro

Il piano regionale di gestione dei rifiuti urbani andrà in aula lunedì prossimo per l'approvazione da parte del Consiglio regionale. Ieri la Commissione Ambiente ha avviato l'iter per valutare il testo predisposto dalla Giunta (vedere altro articolo in pagina) e licenziarlo in tempo utile per il voto. Grazie a questo provvedimento la Campania e l'Italia eviteranno una procedura di infrazione, con successiva multa da 10 milioni di euro, da parte della Commissione Europea.
"Siamo riusciti a fare in 18 mesi — dice il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro — quello che non era stato realizzato nei 25 anni precedenti".
Il Piano si concentra in particolare sull'attivazione di un sistema in grado di garantire smaltimento efficiente a costi ridotti, tanto per i cittadini quanto per le aziende e le attività commerciali, e definire al tempo stesso il fabbisogno complessivo di impianti del territorio campano.
OBIETTIVI Il Piano ne stabilisce sei: mini-mizzazione dell'impatto del ciclo dei rifiuti su ambiente e salute, conservazione delle risorse attraverso il recupero e il riuso, visione di prospettiva per evitare impatto negativo sulle future generazioni, raggiungimento dell'autosufficienza regionale, tratta mento in tempi ragionevoli e in si curezza dei rifiuti stoccati da an ni sul territorio regionale, raggiungimento della sostenibilità economica del ciclo di smaltimento.
GLI IMPIANTI In Campania sono previsti altri tre termovalorizzatori. Quello di Napoli deve essere costruito entro il 2015 mentre gli impianti di Salerno e Caserta saranno completati, nelle intenzioni della Regione, rispettivamente per la fine del 2014 e il primo trimestre dell'anno successivo. A questi si aggiungono gli impianti di compostaggio di San Tammaro (Caserta), Giffoni Valle Piana e Eboli (Salerno), ormai prossimi al completamento, e quattro Stir che saranno riconvertiti e utilizzati per il trattamento biologico e termico.
TARIFFA UNICA La Regione Campania punta a stabilire una tariffa unica pro capite del valore massimo di 143,34 euro l'anno per la gestione del ciclo di smaltimento. I dati inseriti nel Piano, però, evidenziano come sia necessario intervenire sugli oneri della raccolta differenziata. Al momento, infatti, lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti selezionati a livello domestico costa 222,53 euro. In un anno la spesa arriva a 606 milioni di euro, il 73,28 per cento del totale.
LE DISCARICHE Nell'attesa che gli impianti vengano completati bisogna individuare delle discariche sul territorio. Su questo versante devono attivarsi gli enti Provincia ai quali la Regione chiede di fornire entro 3 mesi dall'approvazione del Piano tutti i dati necessari.

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