Il ministro Clini: ora lavoriamo per la svolta

11 gennaio 2012 - A.L.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — «Cercare una qualità della vita migliore è un diritto di ogni cittadino. Il ministero, e io personalmente, siamo impegnati per dare agli abitanti del napoletano un ambiente più pulito». Così il ministro all'Ambiente Corrado Clini ha commentato la condanna all'Italia da parte della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo. «Stiamo preparando —ha aggiunto Clini — il rapporto per la Commissione europea che presenteremo lunedì prossimo. Per il 25 gennaio è invece fissato l'incontro con la Commissione Ambiente. Speriamo di riuscire a convincerli». Clini non è l'unico rappresentante istituzionale intervenuto sulla sentenza. «Sapevamo di aver ereditato un disastro. Siamo al lavoro per superare vent'anni di ritardi e inadempienze», ha detto invece l'assessore regionale Giovanni Romano: «La Corte condanna la vecchia incapacità di gestire adeguatamente l'emergenza e chi ha saputo dire solo no, ponendo veti con una visione solamente ideologica. Questa è una fase nuova che deve essere necessariamente caratterizzata dai sì e dagli interventi strutturali. E siamo sulla strada giusta, grazie alla collaborazione in atto tra tutte le istituzioni». Secondo il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, «la condanna arriva in un brutto momento. Non vorrei che l'Unione europea, che deve decidere sulla procedura d'infrazione, fosse condizionata da questo provvedimento che risponde a tempi e logiche di giudizio completamente diversi, trattando l'analisi di un periodo che va dal 1994 al 2oo9. Da quei tempi le cose sono notevolmente cambiate. C'è piena sinergia tra le istituzioni e si stanno facendo passi avanti concreti per dare all'area metropolitana di Napoli e a tutta la Campania un piano di gestione per la raccolta dei rifiuti finalmente credibile e in linea con le normative europee». «Viviamo un paradosso: noi siamo impegnati a risolvere i problemi della città ma paghiamo i disastri fatti da altri», ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il quale, a proposito alla situazione alla quale fa riferimento il ricorso dei cittadini di Somma Vesuviana alla Corte di Strasburgo, ha spiegato: «Quelli sono fatti vecchi che emergono ora perché i processi in Europa, come in Italia, sono molto lunghi». E poi, riferendosi anche alla procedura di infrazione dell'Ue per i rifiuti in Campania, ha ricordato che «il nostro compito resta quello di superare i disastri, migliorare e convincere le istituzioni europee che la musica a Napoli è cambiata, questo stiamo cercando di farlo con determinazione anche per evitare di prendere le multe da Bruxelles».

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