Rifiuti, prima condanna dall'Ue

La Corte dei diritti dell'Uomo ha accolto il ricorso di 18 cittadini di Somma Vesuviana
Il ministro dell'Ambiente ha annunciato che lunedì il piano regionale arriverà sul tavolo della Commissione europea per evitare le prescritte sanzioni
11 gennaio 2012 - Loredana Lerose
Fonte: Cronacghe di Napoli

NAPOLI - La Corte dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, sulla base di un ricorso presentato da 18 cittadini di Somma Vesuviana, ha condannato lo Stato italiano per non essere stato in grado di gestire, dal 1994 al 2009, l'emergenza rifiuti in Campania Intanto, per evitare nuove sanzioni, il ministro per l'Ambiente, Corrado Clini ha annunciato che entro lunedì prossimo il piano regionale della Campania arriverà in Commissione Ue. "Parlerò con il commissario - ha dichiarato il ministro dopo un incontro con il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, e i rappresentanti della Regione e della Provincia di Napoli - Siamo riusciti a mettere insieme tutti e stiamo lavorando su un piano che comincia ad essere consistente". Da qui la necessità di discutete, già oggi, in commissione regionale Ambiente, il piano e licenziarlo in modo da accelerare i tempi per l'approvazione in aula che, qualora tutto filasse liscio, potrebbe esserci già verdi. Alle speranze per il futuro si contrappone la dura sentenza, seppur simbolica visto il mancato riconoscimento del risarcimento di 15mila euro chiesto dai 18 cittadini, della Cote dei Diritti dell'uomo di Strasburgo la quale ha solo stabilito che lo Stato italiano dovrà versare all'avvocato Enrico di Lorenzo, non 20mila euro come da richiesta, ma solo 2500 euro per le spese legali sostenute. Da Strasburgo una condanna al malgoverno del passato che non può essere pagato' dalle nuove amministrazioni. "Stiamo risolvendo i problemi e rischiamo ci pagare multe per i disastri fatti da altri - ha lamentato il sindaco, Luigi De Magistnis - II nastro compito è superare i disastri, migliorane convincere le autorità straniere che è cambiata la musica ed evitare di prendere le multe. E' quello che stiamo cercando difa e". Nuove sinergie interistihpionalisu cui gravano gli errori del passato. "Sapevamo d aver ereditato un disastro - ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano - Siamo al lavoro per superare questi venti anni di ritardi e inadempienze La Corte condanna la vecchia incapacità di gestire adeguatamente l'emergenza Questa è una fase nuova Siamo sulla strada giusta grazie alla collaborazione in alto ira tutte le istituzioni". A dirsi timoroso delle ripercussioni che la condanna potrebbe avere sulla scelta dell'Unione Europea è stato il presidente della Provincia, Luigi Cesaro. "La condanna della Corte di Strasburgo arriva in un brutto momento - ha detto - Non vor ei che l'Unione Europea che deve decidere sulla procedura d'irprar zione fosse cond iziona ta da questo provvedimento che risponde a tempi e logiche di giudizio completamente diversi, imitando l'analisi di un periodo che va dal 1994 al 2009. Da quei tempi le case sono notevolmente cambiate". Dalla Cotte di Strasburgo l'input a concretizzare il Piano rifiuti campano. "La condanna all'Italia - ha sostenuto, Vincenzo De Luca sindaco di Salerno - rimarca l'impegno del Ministro Clini, nel coinvolgere in primis Regione, Provincia e Comuni, per fronteggiare in maniera risolutiva il problema dei rifiuti in Campania Ci auguriamo che questo ennesimo provvedimento dia un'accelerazione all'approvazione definitiva da parte della Regione del Piano rifiuti"

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